Raffaele Canoro – La Via della Croce
L’idea di esporre le quattordici stazioni della Via Crucis realizzate dal maestro Canoro nasce dall’esigenza della Chiesa di recuperare un certo rapporto con gli artisti contemporanei individuando personalità che possano rappresentare il tema sacro attraverso stili e tecniche sapienti e al contempo adottando linguaggi all’avanguardia.
Comunicato stampa
Sarà inaugurata domenica 24 marzo 2013, alle ore 20.00, La Via della Croce la mostra di Raffaele Canoro allestita nella Cattedrale di Santa Maria Assunta nel Duomo di Nola.
L'iniziativa accolta con entusiasmo dall’Arcivescovo di Nola monsignor Beniamino De Palma, è a cura di Pasquale Lettieri. Partner dell'evento è lo Spazio Nea di Napoli, galleria di riferimento di Canoro dove in autunno l'artista presenterà la sua prossima mostra, che rientra nel progetto espositivo ed editoriale Pelle & Pellicola.
L’idea di esporre le quattordici stazioni della Via Crucis realizzate dal maestro Canoro nasce dall'esigenza della Chiesa di recuperare un certo rapporto con gli artisti contemporanei individuando personalità che possano rappresentare il tema sacro attraverso stili e tecniche sapienti e al contempo adottando linguaggi all’avanguardia.
“Ci lasciamo prendere da queste immagini, una dopo l’altra non solo per ricostruire una storia, ma per decidere nella storia da che parte stare- spiega Don Lino D’Onofrio, Vicario Generale del Vescovo- Ci incamminiamo per avvertire la fatica dello stare sulla strada, non da spettatore ma da protagonista, ci incamminiamo perché ogni cammino è esodo che chiede di lasciarsi dietro qualcosa per intraprendere una nuova esperienza, per non rimanere chiusi dietro al ritmo di passi che si susseguono, ma a quei passi dare la possibilità di diventare strada, itinerario, per avere una meta”.
“L’idea è quella di stimolare gli artisti a cimentarsi con soggetti spirituali e simbolici”, precisa Pasquale Lettieri, “lontano da quanti hanno preso la chiesa come loro bersaglio, tipo Renée Cox, Brigitte Niedermair, Vanessa Beecroft, Maurizio Cattelan, Martin Kippenburger. È questa la riflessione che ha portato la Curia Arcivescovile di Nola retta da monsignor Beniamino De Palma ad accogliere all’interno della Cattedrale di Santa Maria Assunta nel Duomo di Nola la mostra La Via della Croce del maestro napoletano Raffaele Canoro. Il suo sguardo si veste di indagine scientifica rimanendo sul corpo integro di Cristo. Un lungo itinerario verso la rinascita: il mondo dell’iconografia, della speranza, della poesia e della sofferenza”.
Con La Via della Croce, Raffaele Canoro affronta il tema sacro senza astrattismi, ma con grande sapienza tecnica e libera risoluzione. Partire da questo livello chiedendo di intervenire ad artisti come Canoro che non sono affatto conformisti o semplici provocatori, sembra proprio il passo giusto, che può portare a sancire una fine definitiva delle difficoltà, oppure ad aprire un importante capitolo della creatività del nostro tempo, senza limiti e senza confini. “L’idea ferace di Raffaele Canoro – sottolinea Roberta Pirozzi, attenta studiosa dell’artista - è l’osservazione del mondo. Un lungo pellegrinaggio verso un luogo sacro: il mondo del silenzio, quello della meditazione, della pratica del dipingere”.