Raffaele Cioffi – Alla luce della Croce

Informazioni Evento

Luogo
CHIESA DI SAN BERNARDINO ALLE OSSA
piazza Santo Stefano , Milano, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

lunedì-venerdì: 9:30-12; 13:30-18
Sabato: 9:30-12:30
Domenica: 9:30-11; 15:30-17:30

Vernissage
09/05/2014

ore 18

Artisti
Raffaele Cioffi
Curatori
Vera Agosti
Generi
arte contemporanea, personale

Il tema è la Croce, disegnata dalla luce e dal colore: gialli incandescenti e arditi, verdi elettrici, rosa shocking, violetti e azzurri iridescenti. Le tinte esprimono lo stato d’animo e il sentimento, ora più aeree, ora più contrastate. La Croce è intesa come simbolo di speranza e di vita nuova.

Comunicato stampa

Dopo la personale presso Villa Clerici, in zona Niguarda a Milano, la Chiesa di San Bernardino alle Ossa, nel centro città, ospita una selezione della serie Alla luce della Croce, di Raffaele Cioffi, a cura di Vera Agosti, dal 9 maggio all’8 giugno 2014. Come spiega l’artista: “La chiesa diventa il luogo dove queste opere trovano la loro collocazione ideale: l’arte diventa un mezzo per elevare l’uomo spiritualmente.” Nove tele scelte di 90 x 90 cm, posizionate agli angoli e al centro dell’edificio ottagonale. Il tema è la Croce, disegnata dalla luce e dal colore: gialli incandescenti e arditi, verdi elettrici, rosa shocking, violetti e azzurri iridescenti. Le tinte esprimono lo stato d’animo e il sentimento, ora più aeree, ora più contrastate. La Croce è intesa come simbolo di speranza e di vita nuova.

Biografia:
Raffaele Cioffi nasce a Desio (Milano) nel 1971. Dopo il Liceo Artistico, si diploma all’Accademia di Belle Arti di Brera. Fondamentale l’incontro con gli artisti Claudio Olivieri e Mario Raciti che segnano la sua ricerca, orientata verso l’astrazione, con le influenze della pittura analitica e dello Spazialismo. Espone in mostre pubbliche e private in Italia e all’estero.

Santuario Arcivescovile San Bernardino alle Ossa:
Le origini della chiesa-santuario risalgono al XIII secolo, come quelle dell’adiacente ossario, sorto per dare sepoltura a coloro che morivano nel vicino ospedale del “Brolo”. Gravemente danneggiati entrambi nel 1642, la chiesa fu rielaborata da Andrea Biffi nel 1649. L’attuale atrio è opera settecentesca di Carlo Giuseppe Merlo, architetto della Veneranda Fabbrica del Duomo.