Ragazzi di Stadio by Ragazzi di Strada

La mostra Ragazzi di Stadio by Ragazzi di Strada, a cura dell’archivio di cultura giovanile italiana Ragazzi di Strada riporta alla luce la prima testimonianza fotografica sul mondo ultras italiano, realizzata nel 1979 a Torino da Daniele Segre.
Comunicato stampa
Commerce presenta Ragazzi di stadio, una mostra a cura di Ragazzi di Strada, con il supporto de
I Cammelli.
Ragazzi di stadio è il primo storico documento fotografico sulla cultura ultras in Italia. Realizzato
nel 1979 dal regista e fotografo torinese Daniele Segre (1952–2024), il reportage è diventato nel
tempo un’opera di culto, ma pressoché inaccessibile, elusivo come le poche (e rare) copie del libro
in circolazione.
Gli scatti appartengono ad una trilogia, iniziata nel 1978 con il cortometraggio Il potere dev’essere
bianconero, proseguita con il libro (1979) e film (1980) Ragazzi di stadio, e conclusasi nel 2018 con
Ragazzi di stadio, quarant’anni dopo.
Le fotografie di Segre indagano il fandom calcistico nella ‘motor town’ italiana al culmine degli Anni
di Piombo, catturando le tifoserie di Torino e Juventus tra fumogeni, sciarpe, tamburi, graffiti e P38.
Sono scatti in cui la ricerca sociologica si coniuga a quella artistica, accomunando l’opera di Segre
a quella di importante firme delle fotografia italiana degli anni Settanta, come Gabriele Basilico e
Letizia Battaglia, pur manifestandosi in una dimensione unica: quella del tifo come fenomeno di
ribellione controculturale ed emancipazione dall’alienazione della città-fabbrica.
Le immagini sono testimonianze di come le curve degli stadi italiani diventino in quel periodo un
ibrido di sottoculture, moda e politica, capaci di dare vita ad uno stile ribelle unico nel suo genere;
dove elementi punk e freak si fondono all’etiquette paramilitare della militanza e guerriglia di strada.
Soprattutto, i ragazzi di stadio di Segre sono volti che esprimono l’estasi e l’urgenza adolescenziale,
raccontando un modo di tifare che è prima di tutto una forma di resistenza e solidarietà comunitaria,
che sembra sconfessare la demonizzazione che la cultura ufficiale fa di questi giovani. Ragazzi di
stadio esce infatti a ridosso della tragica morte di Vincenzo Paparelli nel derby tra Roma e Lazio,
uno dei primi momenti in cui il fenomeno ultras viene massicciamente messo a processo dai media
italiani.
Ad un anno dalla scomparsa di Daniele Segre ed in occasione dell’attesa ristampa del libro Ragazzi
di stadio (ETS Edizioni) prodotto da I Cammelli e a cura dei famigliari e collaboratori del regista,
Ragazzi di Strada riporta alla luce in un contesto espositivo, per la prima volta dal 1979, le fotografie
del progetto, unite a materiale inedito dall’archivio Segre ed ephemera appartenente ai ‘ragazzi di
stadio’ delle due curve torinesi, tra cui oggettistica, fotografie e memorabilia editoriale.
Al centro del progetto curatoriale c’è la volontà di superare il solo fandom calcistico, ponendo
l’attenzione sul costume, sugli elementi sottoculturali e sulle sfumature socio-politiche degli scatti di
Daniele Segre.
RAGAZZI DI STRADA
Ragazzi di Strada è un archivio partecipativo e una pratica artistica dedicata allo studio e alla ricer-
ca delle sottoculture e degli stili giovanili ribelli in Italia. L’attività di Ragazzi di Strada unisce ricerca
archivistica con pratiche curatoriali, editoriali e artistiche. Il suo obiettivo è far luce su storie dimen-
ticate, recuperando e preservando l’eredità delle culture e sottoculture giovanili italiane per le gen-
erazioni future.
Precedenti mostre a cura di Ragazzi di Strada includono Liscio Got Me Hardcore (2023), un’ind-
agine sui significati estetici e sociali del Liscio; e Perchè perchè la domenica mi lasci sempre sola
per andare a vedere la partita dell’Unione (2024), volta ad esplorare le pratiche psicogeografiche e
sottoculturali nel fandom calcistico dell’Unione VeneziaMestre. Altri lavori editoriali includono Liscio
Got Me Hardcore (2020, 2023); Pino Pascali – Roma 1968 (2021) e Dark Youth (2021).
DANIELE SEGRE (1952–2024)
Nato ad Alessandria nel 1952, cresce in una famiglia di origine ebraica e si trasferisce a Torino
all’età di 11 anni, dove esordisce come fotografo negli anni ’70. I suoi primi film si focalizzano su
problemi delle realtà giovanili disagiate e sulla dignità di vite difficili. In questo filone si inserisce la
trilogia di Ragazzi di stadio, iniziata nel 1978 con Il potere dev’essere bianconero, proseguita con il
libro (1979) e film (1980) Ragazzi di stadio e conclusa nel 2018 con Ragazzi di stadio, quarant’anni
dopo.
Fonda nel 1981 la società di produzione I Cammelli e nel 1989 l’omonima Scuola Video di Docu-
mentazione Sociale (1989–1997). Nel 1996 è stato docente di regia al Centro Sperimentale di Cin-
ematografia–Scuola Nazionale di Cinema di Roma e nel 2004 all’Università di Pisa.
Negli anni dirige una serie di lungometraggi e documentari dedicati a figure di spicco nel mondo
dell’arte e cultura italiana come la fotografa genovese Lisetta Carmi (Lisetta Carmi, un’anima in
cammino, 2010) e Michelangelo Pistoletto (Michelangelo Pistoletto, 2013).
Nel novembre 2012 al Quirinale gli viene consegnata la medaglia del Presidente della Repubblica
da Giorgio Napolitano.
Si spegne, nel febbraio 2024, quattro giorni prima del suo 72esimo compleanno dopo un rapida e
aggressiva malattia. Lascia alla famiglia il delicato compito di terminare il suo ultimo film sulla vita
del giornalista e partigiano Bruno Segre.
COMMERCE
COMMERCE è uno spazio dedicato all’esplorazione della contemporaneità attraverso la valorizzazi-
one delle produzioni dell’editoria e del pensiero indipendente. COMMERCE guarda all’arte contem-
poranea, all’architettura, al design, alla moda e a tutte le sfumature della scena culturale odierna. È
uno spazio fluido: una libreria, ma anche un luogo per mostre e incontri. COMMERCE è lo spazio
di A+M Bookstore, la prima libreria italiana specializzata in arte contemporanea, aperta nel 1993.