Rave-East Village Artist Residency – Adrian Paci
Verrà presentato nel meraviglioso contesto del Canal Grande il progetto RAVE-East Village Artist Residency, una residenza nella campagna friulana che permette ad un’artista internazionale di trascorrere un mese tra le terre care a Pasolini per condurre la propria ricerca in affinità con i luoghi ed il territorio rurale. Adrian Paci è l’ospite della prima edizione di RAVE.
Comunicato stampa
Verrà presentato nel meraviglioso contesto del Canal Grande il progetto RAVE-East Village Artist
Residency, una residenza nella campagna friulana che permette ad un’artista internazionale
di trascorrere un mese tra le terre care a Pasolini per condurre la propria ricerca in affinità con i
luoghi ed il territorio rurale. In un contesto caratterizzato dalla tranquillità e dalla lentezza, in
opposizione al frenetico rincorrersi che caratterizza i nostri tempi, l’artista può così interagire con la
fisicità naturale dell’ambiente in un’atmosfera rilassata, di otium creativo.
La residenza si svolge in un luogo dove vivono animali che, attraverso delle azioni artistiche, sono
stati sottratti all’industria alimentare, tolti dai meccanismi consumistici per essere accolti e accuditi
in un contesto più naturale.
Adrian Paci è l’ospite della prima edizione di RAVE.
Paci è un artista che impiega sia i media tradizionali che quelli più moderni, spaziando dalla pittura
e la scultura fino al video, la fotografia e l’installazione. Molte delle sue opere nascono da una
riflessione sulla forza e sulla poesia del ricordo, sulla distanze fisiche e temporali che agiscono nel
ridefinire l’identità dell’individuo o di un popolo, in un contesto mondiale in cui i processi migratori in
atto mettono in discussione e cancellano ogni riferimento alla tradizione. I suoi video, in particolare,
mettono in scena i grandi temi dell’esperienza umana e riflettono sulle conseguenze dei conflitti e
sulle problematiche della cultura migrante.
I suoi lavori sono stati presentati all’interno di musei e istituzioni internazionali tra cui: Kunsthaus
Zurich (CH); Villa Medici, Roma (I); CCA, Tel Aviv (IL); Kunstverein Hannover (D); Bonnier
Konsthall, Stoccolma (S); P.S.1, MOMA, New York (USA); Kunstverein Stuk, Leuven (B); Moderna
Museet, Stoccolma (S); Panoramica, Museo Tamayo, (MX); 48. e 51. Biennale Internazionale
d’Arte di Venezia; Quadriennale di Roma (IT); Tate Modern, Londra (UK), Kunsthaus Graz (A).
Le sue opere fanno parte di collezioni pubbliche prestigiose tra cui Solomon Guggenheim
Foundation, New York, Museum of Modern Art, New York, Centre Georges Pompidou, Paris,
Moderna Museet, Stockholm, Deutsche Bank, Frankfurt, Kunsthaus, Zurich, GAMeC, Bergamo,
Fundacio “La Caixa”, Barcelona, MAXXI, Rome, Jerusalem Museum, Jerusalem.
Al contempo RAVE è anche una modalità per far interagire l’artista in residenza con altri
collaboratori. Ed è in quest’ottica che Adrian Paci condurrà la propria ricerca in interazione con
Keti Stamo, Giovanni De Lazzari e Chiara Zocchi.
Adrian Paci, presente all’incontro, illustrerà inoltre i temi del workshop da egli stesso curato
in cui 14 artisti, ospitati anch’essi nella campagna friulana, saranno invitati ad indagare il continuo
mutamento degli spazi naturali e urbani e delle abitudini sociali.
La giuria – composta da Adam Budak, Daniele Capra, Giuliana Carbi, Isabella Pers, Antonio
Riello e Julia Trolp – ha selezionato i partecipanti al workshop tra oltre i centoventi artisti europei
che hanno presentato domanda. Constatato il grande numero di partecipanti e la qualità dei
portfolio presentati, la giuria ha elevato a quattordici il numero dei selezionati, sei dei quali residenti
nel Friuli Venezia Giulia. Gli artisti sono:
Enrico Bernardis (FVG/I), Rok Bogataj (SLO), Rita Coreddu (I), Nicola Genovese (I), Pietro
Mele (I), Ryts Monet (FVG/I), Laura Pozzar (FVG/I), Massimo Premuda (FVG/I), Nada Prlja
(MK-UK), Marc Schmitz (D), Lara Trevisan (FVG/I), Leonardo Ulian (FVG/I), Filip Van
Dingenen (B), Aleksander Velišček (SLO).
Chiuderà la residenza una conferenza che approfondirà quanto emerso dall’esperienza della
residenza con Adrian Paci e a con altre figure di spicco dell’arte contemporanea.
Completeranno il progetto la pubblicazione di due volumi: uno documentativo sulla residenza, The
Residency Book e un catalogo con le opere degli allievi del laboratorio che accompagnerà la
prima esposizione all’evento Immaginare il Tempo. L’esposizione proseguirà poi durante l’anno in
altre sedi espositive.