Rebecca Horn – Lo stato dell’anima
una mostra personale di Rebecca Horn dal titolo Lo stato dell’anima.
Comunicato stampa
Sabato 12 marzo 2022 alle ore 11 si inaugura presso lo Studio Trisorio in via Riviera di Chiaia 215, una mostra personale di Rebecca Horn dal titolo Lo stato dell’anima.
Saranno esposte sei sculture meccaniche realizzate fra il 1988 e il 2022 e tre Bodylandscapes, i grandi disegni caratteristici della Horn, le cui dimensioni corrispondono esattamente alla massima estensione del suo stesso corpo.
In ogni opera della Horn traspare la sua poetica incentrata sul concetto di energia, e da ciascuna di esse sembra scaturire una forza misteriosa che evoca desideri intrisi di sensualità ed eros, una corrente emotiva che connette lo spettatore al mondo interiore dell’artista, alla sua stessa anima.
Le sculture meccaniche della Horn hanno una vita propria, esprimono un universo denso di riferimenti e allusioni. Così nell’opera Art Eaters (Mangiatori d’arte) del 1998 alcuni grilli meccanici, simboli di vita, di rinascita e di trasformazione, si muovono sulla superficie di grandi tele bianche su cui l’artista ha dipinto macchie di colore blu.
Come i surrealisti, la Horn combina provocatoriamente nelle sue opere cinetiche oggetti eterogenei creando accoppiamenti inaspettati di grande forza poetica e usa ripetutamente oggetti quotidiani o presi dal mondo della natura caricandoli di significati simbolici e metaforici, come i pennelli nell’opera Die zehnköpfige Schlange (Il serpente a dieci teste), le scarpe da sposa in Die Preussische Brautmaschine (La macchina nuziale prussiana), gli specchi in Die Brüste der Dreieinigkeit (I seni della trinità) o la conchiglia in Die Dreifaltigkeit der Begierde (La trinità del desiderio), metafora dell’universo femminile.
I Bodylandscapes intitolati rispettivamente Schreib Winde (Argano da scrittura), Feder Flug (Volo di piume) e Schwebezustand der Seelenfrucht (Stato fluttuante del frutto dell'anima), sono realizzati come atti performativi capaci di mettere in relazione il mondo interiore dall’artista e quello esteriore, attraverso la forza impulsiva e immediata del segno che evoca sulla superfice immagini di paesaggi cosmici. Questi lavori, intesi non solo come tracce del movimento fisico, ma anche come espressioni di spinta emotiva e passionale, caratterizzano il percorso della Horn e, seppur con un mezzo espressivo diverso, sono in continuità con le sue performance degli anni Settanta incentrate sul corpo.
La mostra si potrà visitare fino al 14 maggio 2022.
Biografia
Rebecca Horn è nata a Michelstadt, Germania, nel 1944. Ha esposto nei principali musei del mondo e ha preso parte alle più prestigiose esposizioni internazionali, da Documenta a Kassel (1972, 1977, 1982 e 1992) alla Biennale di Venezia (1980, 1986 e 1997). I suoi lavori sono nelle collezioni di musei quali il Solomon R. Guggenheim di New York, la Tate Gallery di Londra, il Centre Pompidou di Parigi e la Nationalgalerie di Berlino. Una sua installazione site specific fa parte della collezione permanente del Museo Madre di Napoli. Nel 2010 Rebecca Horn ha ricevuto in Giappone il Premio Imperiale per la scultura, nel settembre 2016 è diventata membro dell’“Orden pour le Mérite für Wissenschaften und Künste” che costituisce la più alta onorificenza conferita ad artisti e scienziati dalla Repubblica Federale della Germania. Nel giugno 2017 è stata la prima donna a ricevere il prestigioso Wilhelm Lehmbruck Prize come riconoscimento per il suo lavoro e la sua poetica che hanno profondamente influenzato le arti scultoree fra XX e XXI secolo. Fra il 2019 e il 2020 il Centre Pompidou Metz e il Tinguely Museum di Basilea le hanno dedicato la mostra antologica Théâtre des métamorphoses. Nel gennaio 2022 si è conclusa la sua vasta retrospettiva al Bank Austria Kunstforum di Vienna inaugurata nel settembre 2021. Rebecca Horn parteciperà alla 59ª Biennale di Venezia. In Italia è rappresentata dallo Studio Trisorio dal 2003.