Rebirth – Terzo Paradiso / Ashram Joytinat

Informazioni Evento

Luogo
ASHRAM JOYTINAT
Via Ripa 24 60013, Corinaldo, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Il
Vernissage
04/09/2016

ore 17

Artisti
Michelangelo Pistoletto
Curatori
Raffaele Quattrone, Fulvio Chimento
Generi
performance - happening

Rebirth – Terzo Paradiso / Ashram Joytinat, performance collegata al progetto internazionale di Michelangelo Pistoletto, curata per l’occasione da Fulvio Chimento e Raffaele Quattrone (ambasciatore Terzo Paradiso).

Comunicato stampa

REBIRTH – TERZO PARADISO ASHRAM JOYTINAT

A cura di Fulvio Chimento e Raffaele Quattrone

Con il patrocinio della Regione Marche e del Comune di Corinaldo, il 4 settembre alle ore 17 presso l’Ashram Joytinat a Corinaldo (An) inaugura Rebirth - Terzo Paradiso / Ashram Joytinat, performance collegata al progetto internazionale di Michelangelo Pistoletto, curata per l’occasione da Fulvio Chimento e Raffaele Quattrone (ambasciatore Terzo Paradiso).
Con il progetto Terzo Paradiso Michelangelo Pistoletto ha gettato le basi di una società basata su condivisione, partecipazione, cooperazione, rispetto, sostenibilità. Nato nel 2003 e presentato pubblicamente nel 2004 quando l'Università di Torino gli conferisce la laurea honoris causa in scienze politiche, il Terzo Paradiso è la principale direttrice del lavoro condotto dal noto artista italiano intessendo una fitta rete di relazioni e collaborazioni con singoli individui, enti, associazioni, istituzioni attivi non solo in campo artistico ma in tutti gli ambiti della società. Michelangelo Pistoletto ha scritto un manifesto e disegnato il simbolo riconfigurando il segno matematico dell’infinito con l’inserzione di un cerchio centrale rappresentante il grembo generativo di una nuova umanità, ideale superamento del conflitto distruttivo in cui natura e artificio si ritrovano nell’attuale società. Il pubblico è parte attiva nella realizzazione dell’opera, che ogni volta prende forma attraverso persone e materiali differenti, simbolicamente connessi al luogo ospitante per sottolineare la sostenibilità culturale, sociale ed ambientale del progetto.
“Il Terzo Paradiso” afferma Michelangelo Pistoletto “è la fusione tra il primo e il secondo paradiso. Il primo è il paradiso in cui gli esseri umani erano totalmente integrati nella natura. Il secondo è il paradiso artificiale, sviluppato dall’intelligenza umana attraverso un processo che ha raggiunto oggi proporzioni globalizzanti”; l’arte è dunque un motore di trasformazione sociale in grado di connettere panorami distanti. Il progetto Terzo Paradiso è stato ospitato da alcuni dei maggiori centri artistici internazionali come la Biennale di Venezia (2005) e il Musée du Louvre di Parigi (2013) che ha ospitato per la prima volta la personale di un artista contemporaneo, oltre a luoghi pubblici di inestimabile valore storico-artistico come il bosco di San Francesco ad Assisi (2010), il Mercato Centrale di Firenze (2015), Piazza Duomo a Milano (2015), le Terme di Caracalla a Roma (2015 e 2016). Dal 21 dicembre 2012, giorno della cosiddetta “fine del mondo” in quanto terminava il calendario Maya, il Terzo Paradiso celebra il Rebirth-Day, il giorno della rinascita, il giorno nel quale prendiamo consapevolezza della nostra responsabilità nei confronti di una società e di un futuro che vogliamo costruire insieme nel rispetto delle differenze e delle diversità.

In questa occasione, Terzo Paradiso trova ospitalità nelle Marche, presso l’Ashram Joytinat, una comunità vedica che prospera seguendo gli insegnamenti del suo fondatore, Swami Joythimayananda (ancora vivente e residente in loco), uno dei primi maestri indiani a diffondere l’Ayurveda e lo Yoga in Italia, fin dai primi anni Ottanta. Ashram è un termine tamil che significa “via delle difficoltà”, ma può essere tradotto in italiano con “luogo di ritiro”: una comunità che accoglie persone di differente provenienza sociale, senza distinzione di genere, religione e nazionalità, in cui la “regola” fondante è quella del Karma Yoga (dove Karma significa “azione” e Yoga per “unione”). Secondo la scuola di pensiero induista, il Karma Yoga, ovvero il principio dell’azione disinteressata, rappresenta uno dei quattro sentieri che permettono di raggiungere la salvezza (gli altri sono Jnana Yoga, Raja Yoga e Bhakti Yoga). Le attività quotidiane dell’Ashram vengono svolte con l’attitudine mentale di offrire Seva (“servizio”), eseguendo il proprio lavoro senza aspettative.
L’Ashram Joytinat è stato anche il luogo scelto da Fulvio Chimento per ospitare la residenza d’artista Italia-Oriente dal 2012 al 2015, la cui finalità è realizzare opere ispirate ai cinque elementi della filosofia vedica, rigorosamente realizzate con materiali reperiti in loco. Hanno preso parte a questa esperienza artisti italiani e stranieri: Jean Baptiste Maitre, Chiara Pergola, Jacopo Mandich, Umberto Chiodi, T-yong Chung, Alessandro Moreschini, Noa Pane, Valerio Giacone.

Il progetto Terzo Paradiso è inserito nel programma del Festival Dolce India (VI edizione), che si svolge presso l’Ashram Joytinat dal 2 al 4 settembre 2016. La manifestazione nasce come cassa di risonanza culturale del Convegno Internazionale di Ayurveda (XVIII edizione), che quest’anno ha come tema “Ego e salute”: l’anima degli individui costruisce le proprie esperienze attraverso la mente, che si muove nel tempo e nello spazio al fine di assorbire esperienze positive e negative. Scopo dell’intelletto è invece quello di dominare e canalizzare l’ego. Queste tematiche sono affrontate all’interno di incontri specifici dedicati allo Yoga e alla meditazione, e vengono declinate in appuntamenti che hanno come protagonisti arte, performance di danza, presentazioni di libri e appuntamenti musicali. Il tutto all’insegna del confronto tra figure professionali che appartengono ad ambiti specifici differenti, ma in grado di dare un contributo in termini di dialogo: Oriente e Occidente sono culture differenti, ma intese metaforicamente come due polmoni in grado di respirare all’unisono. Tra gli ospiti si segnalano Franco Berrino (ex direttore del Dipartimento Medicina Preventiva Istituto Nazionale dei Tumori di Milano) e Daniel Lumera (allievo di Anthony Elenjimittan, discepolo diretto di Gandhi), autore del libro La cura del perdono (Mondadori, Milano, 2016).