Réclame
Manifesti pubblicitari dai colori vivaci, straordinari bozzetti, tabelle pubblicitarie di latta e pietre litografiche, volumi e tavole illustranti vedute di varie città italiane danno vita ad un percorso espositivo che ricostruisce la ricca attività cartellonistica dello Stabilimento litografico Passero-Chiesa di Udine.
Comunicato stampa
Manifesti pubblicitari dai colori vivaci, straordinari bozzetti, tabelle pubblicitarie di latta e pietre litografiche, volumi e tavole illustranti vedute di varie città italiane danno vita ad un percorso espositivo che ricostruisce la ricca attività cartellonistica dello Stabilimento litografico Passero-Chiesa di Udine. Una panoramica completa sulla produzione di fine Ottocento e inizio Novecento di quella che fu una delle principali imprese tipolitografiche del nord Italia, in buona parte acquisita dalla Fondazione Carigo tra il 2005 e il 2007.
Realizzata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia la mostra ha il pregio di suggerire, tramite i materiali esposti, gli ambienti e le atmosfere del territorio friulano e giuliano, i costumi, le tendenze nazionali e internazionali dell’epoca.
Il percorso espositivo, nell’allestimento affidato allo Studio Montanari di Udine, è curato da Annalia Delneri e Isabella Reale – rispettivamente conservatrice alla Galleria Spazzapan di Gradisca d’Isonzo (Go) e conservatrice alle Gallerie del PArCO e del Museo Civico di Pordenone.
Articolata in nove sezioni - Fondazione della Tipografia Passero di Udine, Da Enrico Passero a Giuseppe Chiesa, La Donna, La moda, Il circo, L’arte della persuasione e l’estetica delle merci - e tre omaggi ad artisti – Antonio Bauzon, Pietro Antonio Sencig, Tullio Crali –, la mostra si snoda in un percorso che ricostruisce le vicende della tipografia fondata nel 1871 da Enrico Passero, transitata a Giuseppe Chiesa nel 1908, successivamente al figlio Carlo e infine a Giuseppina Chiesa. E’ la stessa storia aziendale a costituire il filo conduttore per interpretare le scelte pubblicitarie dell’impresa rispetto alle richieste della committenza e l’evoluzione dell’attività dello stabilimento, che dalla pubblicazione di volumi e tavole illustranti vedute di Udine e di varie città italiane, nell’ultimo decennio dell’Ottocento allarga la sfera d’azione passando alla stampa di locandine pubblicitarie, affiche commerciali per marchi internazionali quali Sidol, Lodis, Singer fino alla produzione di grandi manifesti illustrati su committenza di Istituzioni e Associazioni.
Lungo il percorso, i manifesti e i bozzetti esposti consentono di mettere a fuoco il lavoro di artisti quali Cesare Simonetti, Antonio Bauzon, Pietro Antonio Sencig, Luigi Spazzapan, Tullio Crali, Gino de Finetti – solo per citarne alcuni - e di abilissimi tipografi impegnati nella realizzazione di immagini fra realtà e immaginazione.
Ad emergere in maniera incontrastata è la storia del costume di un’epoca raccontata attraverso l’evoluzione degli stili, dal predominio del Liberty alla sua trasformazione in linguaggi nuovi, elaborati sulla base del messaggio pubblicitario e del pubblico al quale si rivolgono. Dal disegno immediato e familiare nei prodotti alimentari alla grafica dal segno saldo e dai colori squillanti per i grandi marchi europei. E’ la nascita di un’estetica dei beni di consumo capace di influenzare i comportamenti dei consumatori, di stimolare la vita sociale, il tempo libero.
È la sublimazione dell’”arte della persuasione”.
Al centro del percorso espositivo la sezione “L’Arte di Latta”, a cura di Marino De Grassi, espone alcune latte litografiche prodotte delle Officine Grafiche Monfalconesi “E. Passero & C.”: tabelle pubblicitarie, di vari formati, impresse a colori su latta sbalzata, commissionate da numerose aziende nazionali, così come da grandi e piccole realtà di area giuliana e friulana. Materiali affascinanti e singolari che, insieme ai prodotti su carta, completano la panoramica sulla produzione pubblicitaria dell’epoca.
Di grandissimo valore è infine la testimonianza diretta della signora Giuseppina Chiesa, ultima proprietaria dello Stabilimento udinese, che guidò dal 1950 fino alla chiusura nel 1991. La video-intervista proiettata in mostra e realizzata per l’occasione dal Laboratorio CREA - Centro di Ricerca ed Elaborazione Audiovisivi - dell'Università degli Studi di Udine con sede a Gorizia, raccoglie, attraverso le parole e le emozioni della signora Chiesa, i ricordi di una famiglia, di un’azienda e di un’epoca.
La mostra, che si avvale di un comitato scientifico composto da Annalia Delneri, Isabella Reale, Marino De Grassi, Roberto Curci, Cristina Donazzolo Cristante, Elisa Plesnicar e per la Fondazione Carigo, da Elena Vidoz e Martina Franco, con il coordinamento organizzativo di Liliana Vidoz, sarà corredata da un catalogo edito da “Edizioni della Laguna”.
Sarà inoltre visitabile a Gorizia, a partire dal 12 aprile e fino al 30 giugno 2013, la rassegna dal titolo “Una novella patria dello spirito. Firenze e gli artisti del Trivento nel primo Novecento. Opere dal Gabinetto disegni e Stampe degli Uffizi”, realizzata dalla Fondazione Palazzo Coronini Cronberg con il sostegno della Fondazione Carigo.