Recursions and Mutations / Hiroyuki Masuyama
La galleria Studio la Città prosegue l’attività di ricerca che ha intrapreso nell’ultimo decennio nella città di Venezia e organizza, in concomitanza con la 58a edizione della Biennale d’Arte Contemporanea, due progetti espositivi sull’Isola della Giudecca. Il percorso si sviluppa su due piani, con due allestimenti distinti: la collettiva Recursions and Mutations e After J.M.W. Turner 1834 – 2019, una mostra personale del giapponese Hiroyuki Masuyama.
Comunicato stampa
La galleria Studio la Città prosegue l’attività di ricerca che ha intrapreso nell’ultimo decennio nella città di Venezia e organizza, in concomitanza con la 58a edizione della Biennale d’Arte Contemporanea, due progetti espositivi sull’Isola della Giudecca. Il percorso si sviluppa su due piani, con due allestimenti distinti: Recursions and Mutations presenta le opere di Vincenzo Castella, Lynn Davis, Jacob Hashimoto e Roberto Pugliese mentre After J.M.W. Turner 1834 - 2019 è una mostra personale del giapponese Hiroyuki Masuyama.
Recursions and Mutations nasce dall’intuizione di Jacob Hashimoto di realizzare una mostra che prenda in esame alcuni processi di reiterazione e cambiamento nella pratica artistica. Per farlo, Hashimoto ha deciso di confrontarsi direttamente con alcuni tra i suoi colleghi con cui questo dialogo potesse crescere, grazie soprattutto alla stima reciproca. Partendo da questa modalità squisitamente relazionale, la mostra è il risultato delle interazioni tra Vincenzo Castella, Lynn Davis, Jacob Hashimoto e Roberto Pugliese: questi artisti hanno scelto di lavorare insieme a questo progetto condiviso, in cui il dialogo ha avuto un ruolo rilevante. La mostra analizza come il processo - che comprende la ripetizione, il suo riscontro e il successivo atto di deviazione/mutazione - possa essere impiegato come dispositivo analitico per leggere la realtà che ci circonda.
Al piano inferiore dello spazio troviamo la mostra After J.M.W. Turner 1834 – 2019, un ciclo di opere di Hiroyuki Masuyama. I lavori selezionati prendono ispirazione dalla pittura di viaggio di Joseph Mallord William Turner, lo straordinario pittore inglese vissuto tra Settecento e Ottocento. L’artista giapponese è riuscito a cogliere con grande acume il senso della ricerca di Turner, attratto dal suo modo di lavorare, dalla sua ossessione per la mutevolezza della luce, dalla somiglianza di molti dei suoi schizzi con le opere finite e dalla sua maniacalità. Il risultato di questa ricerca sono le “scatole luminose” in mostra, che a prima vista sembrano delle riproduzioni dei dipinti ottocenteschi di Turner, ma avvicinandosi rivelano altre immagini, appartenenti al mondo di oggi.
Studio la Città gallery continues in the research it has undertaken over the last decade in the city of Venice by presenting, in conjunction with the 58th edition of the Venice Art Biennale, two exhibitions on the Island of Giudecca. Spread over two floors, with two distinct installations: Recursions and Mutations presents the works of Vincenzo Castella, Lynn Davis, Jacob Hashimoto and Roberto Pugliese while After J.M.W. Turner 1834 - 2019 is a solo show by the Japanese Hiroyuki Masuyama.
Recursions and Mutations has arisen from Jacob Hashimoto’s intuition to create an exhibition that examines processes of reiteration and change in artistic practice. To do this, Hashimoto decided to directly confront some of his colleagues with whom, thanks to mutual respect, this dialogue could advance. This exquisitely relational way of working has led to the result of the interaction between Vincenzo Castella, Lynn Davis, Jacob Hashimoto and Roberto Pugliese: these artists have chosen to work together on this shared project, in which dialogue is of paramount importance. The exhibition analyses how the process - which includes repetition, its confirmation and the subsequent act of deviation / mutation - can be used as an analytical device to read the reality that surrounds us.
On the lower level of the space, the exhibition After J.M.W. Turner 1834 - 2019 presents a cycle of works by Hiroyuki Masuyama. The selected works are inspired by travel painting by Joseph Mallord William Turner, the extraordinary English painter who lived between the eighteenth and nineteenth century. The Japanese artist has succeeded in capturing the sense of Turner’s research with great acumen, attracted to his way of working, his obsession with the mutability of light, the resemblance of many of his sketches with the finished works and his obsessive way of working. The result is the “light boxes” on display, which at first glance look like reproductions of Turner’s nineteenth-century paintings, but as one comes closer they reveal other images which belong to today’s world.