regen.oh – Memento
Un ricordo, uno sguardo posto sul passato e proiettato nel presente. È il cuore di memento, mostra personale di regen.oh.
Comunicato stampa
Un ricordo, uno sguardo posto sul passato e proiettato nel presente. È il cuore di memento, mostra
personale di regen.oh (Cinisello Balsamo, 1988) a cura di immersioninellarte, un progetto indipendente
fondato da Ilaria Introzzi (Milano, 1989), presso enocentrico, in Viale Gorizia 20 a Milano. A partire dalla
serata inaugurale del 17 Aprile, aperta al pubblico dalle ore 20, fino al 14 Maggio 2023 le opere più recenti
dell’artista accoglieranno lo spazio milanese, recentemente rinnovato proprio al fine di accogliere sulle
proprie pareti esposizioni da osservare mentre si degusta un calice di vino.
memento è regen.oh, nella sua dimensione umana, poetica e tangibile, visibile sulla sua persona, circondata
da simboli con eleganti riferimenti al vissuto e, di conseguenza, sulle tele. Diversi supporti - dall’alluminio alla
carta, passando per la tela - vengono utilizzati dall’artista come diario meta-temporale del suo essere, che si
rivela a livello espressivo in volti-non volti, ritratti, sotto le sembianze di forme geometriche, in particolare
cerchi e sottili rettangoli i quali disegnano, velatamente, uno sguardo. Il viso come spazio neutrale,
paradossalmente informale. Emerge un ordine preciso, come se regen.oh avesse deciso istintivamente di
scattare una fotografia del sé senza figura. Elemento, quest’ultimo, centrale nella società contemporanea
dell’immagine palese, mostrata a più individui possibili. Si dispiega quindi l’arte della riflessione, in generale.
E non unicamente quella della pittrice e grafica.
Un solo lavoro fa emergere la figura vera e propria nella sua totalità, sebbene sempre stilizzata, quasi come
una scultura: Memento (spray, inchiostro e acrilico su carta). Del 2022, è l’opera che maggiormente
sintetizza il modus operandi dell’artista-nomade, abituata sin dall’infanzia a portare se stessa in luoghi fisici e
ideali, tra chimere e distopie, sia a livello esperienziale che sensoriale. Spiritualità ermetica, si direbbe.
Certamente emerge una dicotomia spazio-temporale dove, però, il concreto è vivo e indipendente,
nell’essere proprio di ogni lavoro esposto. L’opera segna quindi, e inoltre, il passato artistico di regen.oh,
fondendosi con quello più recente. Un’operazione umana e concettuale in continuo evolvere.
Un totale di 9 opere si dispiega in un racconto autobiografico in cui lo spettatore può riconoscersi. Diventa un
(non)specchio dove riflette l’immagine e, auspicabilmente, il mondo di chi lo osserva. Una conseguenza resa
possibile dalle cromie scelte: tonalità soffuse, di gialli, azzurri, rossi e grigi contrappunto di scelte più audaci
come il rosa acceso e colori primari. Il nero fa da sottofondo, insieme al grigio, senza permeare mai del tutto
la superficie. Come se, in un certo senso, l’oscurità quotidiana di ognuno e dello zeitgeist - indagate sempre
con la stessa misura da regen.oh - non scalfissero mai del tutto il medium utilizzato.
Memento è assieme eredità e futuro per l’artista meneghina. Un compendio, proiettato verso l’oltre: l’arte
contemporanea, in nuce.
Info: [email protected]