Reggio Emilia. Un Novecento ritrovato

Informazioni Evento

Luogo
REZARTE CONTEMPORANEA
Via Emilia Ospizio, 34/D 42122 , Reggio Emilia, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

da martedì a giovedì con orario 9.00-12.30, venerdì ore 16.00-19.30, sabato ore 9.00-12.30 e 16.00-19.30, domenica su appuntamento, chiuso lunedì e festivi, aperto 24 novembre.

Vernissage
17/11/2018

ore 17

Curatori
Alberto Agazzani
Uffici stampa
CSART
Generi
collettiva, arte moderna

Un nuovo approfondimento dedicato ai protagonisti della scena artistica reggiana del secondo Novecento (e non solo), attraverso una selezione di opere inedite provenienti da collezioni private.

Comunicato stampa

Dopo il successo riscosso nel 2013 con la mostra “Reggio Emilia. Un Novecento ritrovato”, a cura di Alberto Agazzani, la Galleria RezArte Contemporanea (Via Emilia Ospizio, 34/D) propone un nuovo approfondimento dedicato ai protagonisti della scena artistica reggiana del secondo Novecento (e non solo), attraverso una selezione di opere inedite provenienti da collezioni private.
Cinque anni di ricerca hanno portato alla realizzazione del progetto espositivo “Reggio Emilia. Un Novecento ritrovato – Inediti in mostra”, che sarà presentato al pubblico sabato 17 novembre alle ore 17.00.
In mostra, dipinti ad olio e tecniche miste su tela o su tavola, unitamente ad alcuni acquerelli, di Giuliano Borghi, Vittorio Cavicchioni, Ottorino Davoli, Rina Ferri, Gino Forti, Gino Gandini, Walter Iotti, Nello Leonardi, Alberto Manfredi, Bruno Olivi, Vivaldo Poli, Norberto Riccò e Gianni Ruspaggiari.
Un racconto, aperto ad ulteriori approfondimenti, che si propone di mettere in luce il percorso dei singoli autori nel contesto storico del territorio, senza ripartizioni in gruppi e tendenze, ricerche iconiche e astratte.
Come scriveva nel 2013 Alberto Agazzani, il fine è quello di «rileggere, documentare e valorizzare un ricco ed appassionante (mezzo) secolo di pitture e pittori», in molti casi purtroppo destinati «a quella fatale damnatio memoriae che solo l’appassionata, e materialmente disinteressata, caparbia volontà dei posteri può evitare».