Relazioni Reciproche
Relazioni Reciproche è un progetto che indaga il “processo di creazione collettiva condivisa”, una modalità operativa che si sta ampiamente diffondendo non solo nella sfera sociale, ma anche in quella culturale.
Comunicato stampa
Da giovedì 31 ottobre sette coppie di artisti tra i più interessanti della scena contemporanea, Alis/Filliol, Bianco-Valente, Botto&Bruno, Cuoghi Corsello, Ferrario Frères, Mocellin Pellegrini, Richard Sympson, si confronteranno nello spazio suggestivo della Sala alla Porta S. Agostino a Bergamo.
Relazioni Reciproche è un progetto che indaga il “processo di creazione collettiva condivisa”, una modalità operativa che si sta ampiamente diffondendo non solo nella sfera sociale, ma anche in quella culturale. La mostra esplora gli esordi del processo che induce l’artista ad abbandonare la creazione solitaria in favore della ricerca condivisa, attraverso i lavori di sette coppie di giovani artisti italiani: Alis/Filliol, Bianco-Valente, Botto&Bruno, Cuoghi Corsello, Ferrario Frères, Mocellin Pellegrini, Richard Sympson.
Il lavoro in coppia fonde le singole personalità verso una soggettività nuova; emerge un lavoro artistico che non ha mai un significato univoco, ma che si presta a molteplici interpretazioni. Relazioni Reciproche vuole analizzare i processi operativi propri del duo artistico, mettendo a confronto le rispettive individualità con l’intento di far emergere differenze e assonanze tra le singole esperienze. Il serrato rapporto dialettico che definisce la relazione degli artisti si traduce in immagini e video, che dialogano fra loro all’interno dell’affascinante spazio di Porta S. Agostino. La mostra è concepita come un’unica grande installazione: le opere fotografiche saranno i punti fissi, mentre i video si alterneranno seguendo una precisa sequenza di riproduzione.
Gli artisti sono stati selezionati per la loro scelta di lavorare esclusivamente in coppia e per l’originalità del loro operato: accanto a talenti emergenti del panorama contemporaneo, come i Richard Sympson, troviamo precursori di questa particolare modalità espressiva, come Cuoghi Corsello o Mocellin Pellegrini. Ogni artista approfondisce temi tipici della propria realtà di coppia: la marginalità, il sesso, la dualità fra corpo e mente sono solo alcuni degli argomenti sviluppati dagli autori.
Un’unica opera fotografica rappresenterà invece il lavoro di Alis/Filliol, contraddistinto dalla riflessione sul valore stesso dell’“essere in due”, ragione per cui i loro lavori sono unicamente eseguibili in coppia.
Calco di due corpi in movimento nello spazio è la documentazione fotografica, divenuta opera indipendente, di una performance della coppia di artisti svoltasi allo spazio Cripta 747 di Torino nel 2010.
Il viaggio e la riflessione sul tema dello scambio sono due dei territori d’indagine prediletti da Bianco-Valente, come si evince dalle due opere in mostra: Complementare e When the Sun touches you. La prima è la storia di due coppie di mani che scrivono l’una sui palmi dell’altra, partendo dalle linee della mano, per poi diramarsi nello spazio, intrecciando relazioni tra loro e con quanto le circonda. Il secondo video compone invece un cielo ipotetico, intessendo immagini di cieli diversi scattate dagli artisti durante i loro viaggi attorno al mondo.
Kids Riot e This is a Love Song, sono il video e la fotografia degli artisti Botto&Bruno: rispettivamente una battaglia di scatole di cartone e un’esplorazione solitaria all’interno di una periferia desolata.
Protagonista delle opere di Botto&Bruno è infatti il concetto di marginalità, intesa come espressione di disagio giovanile e di degrado urbano e sociale.
Cinque le opere di Cuoghi Corsello: un video inedito, che verrà proiettato direttamente sui muri dello spazio espositivo; la gigantografia 18.10.91, fermo immagine di un video girato anni prima dalla coppia, che andrà appoggiata direttamente a terra, come fosse una scultura; un light box e una scultura in legno della della serie Suf!; infine Standing Door, immagine-soglia che accoglierà il pubblico alla mostra.
Il duo Ferrario Frères, che per la mostra realizzerà un’opera site-specific, impronta la sua ricerca sul mondo naturale, dalla botanica alla zoologia, intrecciando realtà e finzione, mito e allegoria, teatro e racconto.
La ricerca di Mocellin Pellegrini affronta come sia possibile definirsi rapportandosi e confrontandosi l’uno all’altro: un pensiero sulla relazione attraverso la narrazione. Nella prima opera le voci di Ottonella e Nicola raccontano la storia della loro infanzia alla figlia Rosa Dao, mentre le immagini di quando erano bambini scorrono componendo il video Generalmente le buone famiglie sono peggiori delle altre. La fotografia Quella sensazione di eterna felicità che si trova alla fine delle favole senza fine rappresenta i due artisti, quasi sempre protagonisti delle loro opere, distesi insieme su un prato, intenti nella lettura del medesimo libro.
La riflessione sul luogo comune e la sua traduzione fisica e linguistica è il territorio d’indagine di Richard Sympson, come si deduce dalle due opere in mostra, la fotografia Ghirlanda di alloro e il video Variazioni su un segno, dove i due artisti concentrano l’attenzione su due simboli della nostra cultura visiva, la ghirlanda e la croce.
Lo spazio espositivo che ospiterà la mostra Relazioni Reciproche è la Sala alla Porta S. Agostino, un luogo suggestivo, ma soprattutto simbolico: costruita tra il 1561 e il 1575, Porta S. Agostino da sempre costituisce l’accesso principale a Città Alta. Segnando il confine fra l’interno e l’esterno della città, la Porta rappresenta il luogo ideale in cui convergono le relazioni culturali entro e fuori le mura di Bergamo.