Renata Maccaro / Angela Botta – Corpi narranti
L’Associazione OroIncentri ospita la mostra Corpi narranti a cura di Maria Arcidiacono.
Comunicato stampa
Da domenica 20 ottobre a sabato 9 novembre 2019 l’Associazione OroIncentri ospita la mostra Corpi narranti a cura di Maria Arcidiacono.
Corpi Narranti nasce dall’incontro tra Renata Maccaro e Angela Botta, le cui opere, diverse nella modalità di pratica artistica, presentano un substrato comune, una sensibilità spesso tormentata, che non teme di mostrarsi. Il confronto tra le artiste ha dato vita ad una fitta conversazione dai molti paragrafi: il corpo, il mito, il mutamento, la sofferenza, l’erotismo come tensione vitale e altro ancora.
Renata Maccaro è innamorata del colore e sa usare le lumeggiature senza essere leziosa, i suoi corpi maschili, feriti e gloriosi, come quelli di divinità umanizzate, narrano percorsi dolorosi e salvifici di mutazione, in un’alchimia studiata e compresa che si concretizza come materia pittorica solo dopo stesure meditate e faticose. La figura evocata nelle opere di Angela Botta è un frammento, un'apparizione legata a un racconto, ogni sua opera nasconde la parola, sia essa viva esplosione tracciata in rapidità o pura energia calibrata al momento dell’atto performativo. E le sue parole sono versi, come quelli che hanno ispirato il titolo, ma sono anche pennellate, gesto e, soprattutto, voce.
Entrambe, ciascuna con la propria prassi, vivono con intensità il tentativo di narrare quella mescolanza di esperienze che tutti e tutte viviamo inesorabilmente sulla nostra pelle e che spesso solamente l’arte, senza sconti, si prende la briga di rappresentare.
Nel corso dell’inaugurazione avrà luogo la Performance di Angela Botta.
Renata Maccaro è nata a Roma dove vive e lavora. È laureata con lode in Lettere Moderne alla Facoltà di Magistero di Roma. Nel 1994 è stata tra i vincitori del Premio Arte Giorgio Mondadori. È risultata finalista del Premio Trevi Flash Art Museum nel 1996. Nel 1999 ha ricevuto il premio della critica al concorso Abstracta (Galleria Art Point Black, Firenze). Nel 2004 è selezionata dallo Sharja Art Museum, Department of Cultural and Information (United Arab Emirates), sul tema “Art has unified language”. Nel 2005 è stata nominata per il progetto “Rappresentare per immagini” in occasione del corso “Assoluto e Illusione” del prof. Raffaele Torella-Facoltà di Lettere e Filosofia, Università La Sapienza, Roma. Nel 2008 è stata selezionata dalla Regione Abruzzo per il "Premio Internazionale Emigrazione", Palazzo Santoro Colella, Pratola Peligna (AQ). È studiosa di Filosofia Orientale, Linguistica, Storia delle Religioni. È autodidatta. Ultime esposizioni: CONNESSIONI a cura di Roberta Melasecca-Spazio Maddalena, Roma-2018; VIRTUS a cura di Antonietta Campilongo-Macro Testaccio, Roma-2018; PERCORSI: DALL' ASTRATTO ALLA FIGURAZIONE-Palazzo del Bargello, Gubbio, 2015. www.renatamaccaro.it
Angela Botta nasce nel 1962 a Roma, dove ha studiato pittura all’Accademia di Belle Arti e canto jazz alla Scuola Popolare di Musica di Testaccio. In questi ultimi anni ha intrapreso, al Cineteatro di Roma, un percorso formativo con Alessia D’Errigo e Antonio Bilo Canella, inventore della Performazione, forma d’arte totale basata sull’improvvisazione e l’atto poetico. Ha partecipato insieme ad altri artisti, tra cui Marco Fioramanti, alla presentazione e al progetto del film “La Fine del Mondo” del regista e autore Demis Sobrini, sia in qualità di attrice che di autrice. Molti i suoi testi poetici, tra questi ricordiamo: “Le Parole Ascoltano” finalista nel 2012 al Premio della critica - Festival di poesia di Genova, “L’Amore è un’Apocalisse degli Sguardi”, “Teatro di Carne”, “The Negative Dark Book” scritto con Toni Contiero, e il romanzo fantapoetico, “Il mio nome è Emily, come Emily Dickinson”. Angela scrive tuttora sulla rivista Nova di Antonio Limoncelli e ha collaborato a lungo con il poeta Giovanni Caria. L’ultimo suo lavoro, “La Prospettiva Invisibile” è stato vincitore assoluto per il tema della musica nel concorso di poesia de “ilmiolibro.it”, legato al Festival di Poesia di Genova: Parole Spalancate. Nell’ottobre del 2018, insieme agli artisti Mauro Magni e Pier Maurizio Greco, nella settimana di Rome Art Week, ha contribuito, in qualità di performer, a “Come Isole”, progetto espositivo curato da Maria Arcidiacono, con la collaborazione di Roberta Melasecca, e presentato a Roma presso l'Associazione TraleVolte.