Renato Calaj – Baustelle/Meraviglioso cantiere

Informazioni Evento

Luogo
MOCA - CENTRO PER LE NUOVE CULTURE
Via Moretto 78 , Brescia, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
19/05/2023

ore 19

Artisti
Renato Calaj
Curatori
Gabriele Salvaterra
Generi
arte contemporanea, personale

Per Meccaniche della meraviglia 2023 Renato Calaj presenta Baustelle/Meraviglioso cantiere.

Comunicato stampa

20 anni di meraviglia: la storica manifestazione, ideata e diretta da Albano Morandi, nell’anno di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023 è giunta ai suoi vent’anni. Aperta nel 2003, quest’anno festeggia la sua diciassettesima edizione con un programma fitto di mostre tra la Città di Brescia e il Lago di Garda, gli opening sono fissati per venerdì 19 (Brescia: Museo di Scienze Naturali, Palazzo Averoldi, MO.CA), domenica 21 (Lago di Garda: San Felice del Benaco, Moniga del Garda e Puegnago del Garda) e venerdì 26 maggio (Castello di Brescia). Tra i temi chiave della Capitale Italiana della Cultura 2023 è presente quello dei Tesori nascosti, nel quale si iscrive perfettamente Meccaniche della Meraviglia che festeggia i suoi vent’anni senza cambiare il suo format conosciuto e apprezzato: mostre site-specific in spazi solitamente chiusi al grande pubblico o che connotano luoghi con grande carica narrativa e sorprendente.

Per Meccaniche della meraviglia 2023 Renato Calaj presenta Baustelle/Meraviglioso cantiere.
Il lavoro di Renato Calaj trae origine dagli spunti forniti da ambienti da cui non ci si aspetterebbe nulla di speciale: periferie, snodi di collegamento stradale, abitazioni di ripiego, strutture in cemento, muri scalcinati. Tra cantiere e rovina, l’autore – street artist brutalista – interpreta gli spazi suggestivi e decandenti del MO.CA in senso specifico, alternando alla sua produzione pittorico/grafica interventi installativi appositamente pensati per le sale dello storico palazzo. In questo modo rinnova la tradizione informale attraverso le indicazioni che possono fornire i non-luoghi urbani e la fatiscenza produttiva di una semplice area di lavoro, creando stridenti contrasti con le eleganti decorazioni classicheggianti di Palazzo Martinengo Colleoni.