Renato Meneghetti – Daily Golgotha
L’artista Renato Meneghetti dà vita ad una originale e suggestiva esposizione destinata a far meditare. Curata da Francesco Buranelli, con la regia di Alberto Bartalini e promossa dalla Fondazione Peccioliper.
Comunicato stampa
L’artista Renato Meneghetti dà vita ad una originale e suggestiva esposizione
destinata a far meditare. Curata da Francesco Buranelli, con la regia di Alberto
Bartalini e promossa dalla Fondazione Peccioliper.
Al Museo di Palazzo Pretorio di Peccioli va in scena “Daily Golgotha”, prima
manifestazione del ciclo di mostre “Crossing Art”, sul coinvolgente tema della “Croce”
trattato con grande coinvolgimento emotivo dall’artista Renato Meneghetti in una
suggestiva esposizione curata da Francesco Buranelli, con la regia di Alberto Bartalini
e promossa dalla Fondazione Peccioliper.
Renato Meneghetti è noto per la sua ricerca nell’uso delle più avanzate tecnologie della
comunicazione e della riproduzione virtuale di immagini, corpi e oggetti in radiografia: le
oltre 30 opere in esposizione temporanea al Museo di Peccioli sono il risultato di anni di
ricerca applicata al simbolo della Croce.
«La Croce – commenta il prof. Buranelli – è il simbolo più diffuso in tutto il mondo sin da
tempi remoti, poi divenuto – dopo la morte di Gesù – identitario della Cristianità. Nel ‘900
molti artisti hanno “laicizzato” il simbolo della Croce trasformandolo in un segno potente
che ha interpretato la sofferenza di un secolo così tormentato: Meneghetti si inserisce
perfettamente in questa linea presentando tre serie di opere che in evoluzione cronologica
ed emotiva ci offrono la sua visione del mondo. Il cupo pessimismo del Nulla vita ex hoc
pane, lo strazio del Golgota quotidiano si sciolgono nel tenero bacio del Beato Papa
Giovanni Paolo II all’umanità tutta, riassunta nel morbido profilo di Kiss to Camilla. Un
percorso artistico e meditativo che pur nel segno doloroso della Croce, anzi dell’essenza
stessa della Croce, ci infonde un desiderio di speranza e di superamento di ciò che ci
tormenta».
Un’esposizione, coraggiosa e inusuale, che suggella la collaborazione tra Meneghetti e
Buranelli iniziata con l’installazione “Guardare dentro per vedere oltre” realizzata a Roma
nel 2012 e con la bella mostra statunitense di quest’anno “I have come to you again.
Blessed John Paul II”, dedicata al pontificato di Giovanni Paolo II, che ha visto la
partecipazione, oltre di Meneghetti, di molti altri e affermati artisti come Giuliano Vangi,
Mimmo Paladino, Igor Mitoraj, Giuseppe Ducrot.
Renato Meneghetti è nato nel 1947 in Provincia di Vicenza e inizia a dipingere
giovanissimo. Nella sua lunga carriera ha partecipato ad alcune delle più importanti
manifestazione artistiche del mondo, quali la Biennale di Venezia (1983 – 2003 – 2011) o
Art Basel, e ha esposto in importanti sedi museali. Nel 2006 Roma gli dedica una grande
mostra personale curata da Achille Bonito Oliva, dislocata in quattro sedi differenti:
Museo Nazionale di Palazzo Venezia, Complesso Monumentale del Santo Spirito in
Sassia, ‘Sala 1’ della Scala Santa, Archivio Centrale dello Stato.
“Daily Golgotha” si inserisce nella programmazione ufficiale del Festival delle 11 Lune
(divenuta una delle manifestazioni più attese della Toscana per musica, teatro e arte) e la
serata di vernissage, fissata per mercoledì 3 luglio, sarà divisa in due momenti: alle
21,30 verrà proiettato il docufilm sulla vita di Giovanni Paolo II a cura di Alberto Michelini,
che vede la straordinaria colonna sonora composta da arie di Andrea Bocelli, mentre alle
22,30 verrà inaugurata la mostra. Il tutto nei suggestivi spazi del Museo di Palazzo
Pretorio, già noto per altre importanti esposizioni su svariati temi legati all’ambito religioso
e che con l’occasione mostrerà al pubblico il proprio imponente restyling, curato dallo
stesso Bartalini.
“Daily Golgotha” rimarrà Al Museo di Peccioli fino al prossimo mese di ottobre, dopodiché
alcune delle opere andranno a far parte di un’altra mostra che verrà allestita a Roma in
occasione dell’attesa canonizzazione di Beato Giovanni Paolo II.