Renzo Peretti / Pietro Cromo – Limes

Informazioni Evento

Luogo
FORTE ARDIETTI
Forte Ardietti (Ponti sul Mincio), Località Mano di Ferro, 46040 Ponti sul Mincio, Mantova, Italia
Date
Dal al

tutti i giorni dalle 9:30 alle 22:30

Vernissage
27/07/2024

ore 18

Artisti
Lorenzo Peretti, Pietro Cromo
Generi
arte contemporanea, doppia personale
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Presso il Forte Ardietti inaugura la bipersonale dal titolo “Limes” degli artisti Renzo Peretti e Pietro Cromo.

Comunicato stampa

Sabato 27 luglio 2024 presso il Forte Ardietti inaugura la bipersonale dal titolo “Limes” degli artisti Renzo Peretti e Pietro Cromo. All’interno di uno dei luoghi più apprezzati del comune di Ponti sul Mincio, le pitture e le sculture selezionate dagli artisti accompagneranno i visitatori in un percorso che sarà visitabile fino al 18 agosto 2024.

Il Forte Ardietti è un bastione austriaco al confine tra i comuni di Peschiera del Garda e Ponti sul Mincio, per sua natura baluardo e limite che separa ma al contempo unisce due territori. In egual misura i mondi artistici di Pietro Cromo e Renzo Peretti si incontrano nel “limes”, ovvero nei punti in cui si differenziano.

La ricerca pittorica di Pietro Cromo ha come fulcro la necessità di trasmettere la vita ai propri lavori. Questo avviene mettendosi in gioco in prima persona, realizzando autoritratti che non si limitino a riproporre i tratti somatici dell’artista, ma completino l’opera con la presenza del suo DNA autentico, mischiato al pigmento e assorbito dal supporto ligneo. Nella serie “Organoids” Pietro Cromo rende le opere alla stregua di feticci, cari alla magia africana; in questo modo, egli varca il confine tra il mondo materiale e quello spirituale, un pensiero che si muove dall’individuo verso un sistema culturale e di credenze più ampio.

Renzo Peretti è solito lavorare la materia fino a renderla carne, plasmarla e manipolarla così da trasmettere con la sola vista la storia di una vita, che ha poi ultimato il proprio ciclo per tornare a essere nuovamente materia inerte. Nelle sue pitture e nelle sue sculture, la ricerca del patos e la volontà di suscitare emozioni contrastanti nell’osservatore rappresentano il linguaggio attraverso il quale trasmettere una visione lucida sull’umanità e sulla contemporaneità. Attraverso un racconto collettivo, l’artista oltrepassa la linea che dall’universale porta al singolo individuo, il quale, sensibile alla caducità dell’esistenza, inizia a porsi quesiti fino a trovare le risposte nell’intangibile.