Resmi Al Kafaji – Due memorie
Saranno esposte in mostra una selezione delle opere recenti dell’artista Resmi Al Kafaij, realizzate con inchiostro e incisione su carta.
Comunicato stampa
Saranno esposte in mostra una selezione delle opere recenti dell’artista Resmi Al Kafaij, realizzate con inchiostro e incisione su carta. Un percorso visivo che pone costantemente in relazione due condizioni estetiche che interagiscono come ragioni dialettiche, in quanto definizioni di due terre (quella originaria e quella adottiva dell’artista) che emergono nette, per mezzo della presenza del nero che si delinea dal bianco della carta. Sono luoghi densi, costituiti da sovrapposizioni impercettibili di colore che indicano la stratificazione di un vissuto. Le opere nascono dalla memoria del presente e dal ricordo della terra nativa, le cui tracce permangono vivide nella loro trasposizione artistica.
Resmi Al Kafaji nato nel 1945 in un piccolo villaggio (Sumer) in Iraq dove ha frequentato la scuola elementare. Da piccolo suo unico riferimento all’arte era sua madre, analfabeta, che per farlo giocare usava l’argilla per creare forme di animali. Successivamente ha studiato arte al Liceo di arti visive di Bagdad e dopo ha insegnato educazione visiva nella scuola media superiore della sua città, Diywania. In Iraq ha partecipato a diverse mostre fino al 1977, data in cui ha lasciato l’Iraq ed è arrivato in Italia dove si è iscritto all’Accademia di BBAA di Firenze. Ha iniziato la sua attività artistica in Italia dopo un anno dal suo arrivo con mostre collettive e personali. Successivamente si è attivato in diversi paesi dell’Europa. Negli ultimi due anni (dopo 40 anni in Europa) ha deciso di portare il suo lavoro nel Medio Oriente, sua zona di origine (Libano, Giordani, Bahrein, Dubai). Nel 2003, dopo più di 25 anni di esilio in Italia, è tornato nel suo paese (Iraq) dove, per riconoscimento alla sua attività artistica e politica (come oppositore al regime di Saddam), nel Museo di Arte e antichità Antiquities -Al-Qadissiya University della sua città Diywania hanno aperto una sala che porta il suo nome con 30 lavori e 10 video. Inoltre suoi lavori si trovano nel Centro Culturale arabo di Bruxelles, Belgio, nel Museo C.A.O.S. di Terni, nel Museo di Arte contemporanea di Casoria- Casoria (CE), nella National Gallery della Giordania-Amman, e in collezioni private in Italia, Olanda, Svizzera, Gran Bretagna e Paesi arabi.