Reverie – Rinascimento Ipersensibile
Nell’ambito della mostra di Bill Viola, Rinascimento Elettronico, la giovane artista Reverie interverrà con una performance di introspezione poetica e di dedica al maestro americano, ponendo in dialogo le sue opere con il pubblico. La Fondazione Palazzo Strozzi, lo spazio storico fiorentino riconosciuto a livello mondiale per l’impegno
Comunicato stampa
Nell’ambito della mostra di Bill Viola, Rinascimento Elettronico, che sarà visitabile a Palazzo Strozzi fino al 23 luglio 2017, la giovane artista Reverie interverrà con una performance di introspezione poetica e di dedica al maestro americano, ponendo in dialogo le sue opere con il pubblico. La Fondazione Palazzo Strozzi, lo spazio storico fiorentino riconosciuto a livello mondiale per l’impegno di ricerca, è un attento interlocutore dell’arte contemporanea anche nelle sue declinazioni del video e della performance, sempre in stretto legame con l’Antico e con il Rinascimento di cui si fa culla e portatore. È pertanto la dimensione ideale per un’interazione sperimentale che, a partire dalle comuni radici toscane di questo luogo emblematico, della giovane artista e dei prodromi dell’arte di Bill Viola nella Firenze degli anni ‘70, partorirà un nuovo universo fatto di cicli vitali in divenire, che vedrà ogni singolo spettatore coinvolto totalmente senza limiti neppure epidermici.
Il 20 luglio 2017 dalle 18:30 alle 21:30 Palazzo Strozzi diventerà la “stanza” di Reverie.
Con Rinascimento Ipersensibile, a cura di Valentina Guidi Ottobri, la giovane artista non aggiungerà nessun elemento invasivo ma si farà lei stessa portatrice di nuovi gesti, evocazioni ed emozioni che filtreranno dall’opera video attraverso il suo corpo e “toccheranno” il pubblico anche in modo concreto. Il risultato sarà soggettivo e diverso per coloro chene faranno parte. All’ingresso verrà dato un testo che in sintesi spiega l’arte della giovane performer e che contiene la sua dedica ai visitatori: una lettera che invita alla condivisione delle proprie reazioni. Il risultato finale, successivo, sarà un’opera di sintesi.
La chiave di lettura di questa estetica pittorica che connota le opere di Bill Viola è l’etica.
«Mi sono riproposta di lavorare sui sensi, sulle sensibilità singole e collettive per andare oltre alla superficie delle cose e puntare – come insegna Bill Viola – alla loro anima. Cosa scatena il gesto dell’incontro nella Visitazione? Cosa succede al cuore del Martire? E voi avete visto passare per caso l’Eternità?».
Reverie indaga le fondamenta del gesto senza riprodurlo con artificio o ripetitività ma vivendolo e chiedendo agli altri apertura in una fruizione condivisa. L’obiettivo è maieutico, un «uscire fuori, il pubblico e io, cambiati e turbati, superando insieme l’essenza ininterrotta delle riflessioni video per portare dentro ai nostri animi interrogativi e messaggi universali. Gli spunti rappresentati nei corpi di Bill Viola saranno scintille di vita e scateneranno una continuità senza fine: una ciclicità ininterrotta che produrrà un fluire ipersensibile».
«A sei anni – ha raccontato Bill Viola – stavo affogando in un lago, non avevo paura, ho visto i pesci e i riflessi della luce. Ero felice. Pensavo che sarei andato in un altro luogo, il che non mi dispiaceva. Poi mio zio mi ha tirato fuori. Quello è stato l’inizio delle mie riflessioni sull’acqua. Molti lavori sono basati su quel momento».
La morte, la nascita e la forza degli elementi: Reverie partirà dalle fondamenta dell’arte di Bill Viola, ovvero dalla Strozzina, per poi affrontare dialogicamente le altre opere esposte al piano nobile del Palazzo. Supererà The Crossing fino a spogliarsi di fronte ai padri fondatori della nostra esistenza credente, atea, filosofica e sensibile. «Abbiamo perso il centro delle nostre emozioni – sostiene Bill Viola –; dobbiamo riunire la testa e il cuore. Per troppo tempo sono stati lontani. Dobbiamo tornare a farli camminare insieme».
Rinascimento Ipersensibile è il recupero della fisicità del tempo. È un percorso dalla nascita alla ricerca dell’eternità. È una dedica a Bill Viola che, a sua volta, dialoga con l’opera del Rinascimento senza tempo e che, a Palazzo Strozzi, è diventato “Elettronico”. È la rievocazione della Visitazione di Pontormo attraverso la dimenticata azione di Burden degli anni ‘70 (The Visitation). «È un’interpretazione in cui desidero coinvolgere il pubblico per produrre una nuova opera corale. Perché la vita della performance è nel presente e il mio corpo è solo un tramite per un dialogo al di là del sensibile».
Reverie
Giovanissima artista visiva che dal 23 maggio scorso ha deciso di fare del suo nome anagrafico, in passato frainteso come pseudonimo o nickname, anche il suo nome d’arte. Negli ultimi anni Reverie si afferma come performer eclettica, dedicando all’Arte ogni suo momento, azione, e ogni rosa della sua vita.
Toscana di origine, residentea Vinci, viveelavora a Milano. Collabora anchea progetti di altri artisti perchéinteressata a interpretare il punto di vista altrui attraverso i più diversi linguaggi espressivi. Ha sviluppato una sua originale forma di azioni poetiche virtuali (www.artmoodon.com) e ha iniziato ad approfondire una sua ricerca intima con opere video, fotografia e oggetti dell’effimero. In linea con quest’ultimo personale percorso, elabora progetti di performance per studiare l’interazione fra pubblico e opere, tra reale e virtuale.
Reverie
/HYPERSENSITIVE RENAISSANCE
A fluid dedication to Bill Viola’s work
As part of the Bill Viola exhibition, the “Electronic Renaissance”, at Palazzo Strozzi until July 23, 2017, the young artist Reverie will perform a poetic introspection and dedication to the American master, creating a dialogue with her works and the public.
The Palazzo Strozzi Foundation, the world-renowned Florentine historical space for research engagement, is home to contemporary art exhibits. It also highlights video and performance art in close connection with the Renaissance period of which the palace was historically constructed, making it the ideal dimension for an experimental interaction between the young artist and Bill Viola’s art.
On 20 July 2017 from 18:30 to 21:30 Palazzo Strozzi will become Reverie’s “room”. Curated by Valentina Guidi Ottobri, “Hypersensitive Renaissance”, does not add any invasive elements but Reverie will deliver an artistic work by adding new gestures, evocations and emotions that will filter the video through her bodyand “touch” the audience. Theresult will besubjective and different for those who will be part of it. At the entrance, visitors will be given a text that explains the art of the young performer and contains her dedication: an invitation to share individual reactions. The final result: an encompassing artwork that reflects the pre, present and post-performance.
The key to reading this pictorial aesthetic that connotes Viola’s works is ethics. Reverie says “I have tried to work on the senses, both individual and collective to go beyond the surface of things and to go straight to (as Bill Viola teaches) the soul. What triggers the gesture of the encounter in “The Visitation”? What happened to the heart of the Martyr? And did you see Eternity pass by chance? “
Reverie profoundly investigates the foundations of gesture and movement by living it and asking others to join in a shared fruition. The goal is “maieutic, to have both the audience and myself leave changed and disturbed, surpassing the unbroken essence of video reflections to bring questions and universal messagesinto our minds. The cuesrepresented in the bodies of Bill Viola will be sparks of life and will generate an endless continuity: an uninterrupted cycle that will produce a hypersensitive flux.”
“At six,” said Bill Viola, “I was drowning in a lake, I was not afraid, I saw the fish and the reflections of light. I was happy. I thought I would go to another place, which I did not mind. Then my uncle took me out. That was the beginning of my reflections on the water. Manyworksarebased on that moment. “ Thedeath, birth and strength of the elements: Reverie will start from the foundation of the art of Bill Viola, or from Strozzina, and later face dialogically the other works exhibited on the noble floor of the Palace. It will overcome “The Crossing” to undress before the founding fathers of our believing, atheist, philosophical and sensitive existence. “We have lost the center of our emotions, says Bill Viola; we have to bring together our heads and hearts. For too long they have been far away. We must go back and bring them together.”
“Hypersensitive Renaissance” is about the recovery of the physicality of time. It is a journey from birth into the search of eternity. The work is a dedication to the Bill Viola exhibition that discusses the “Timeless Renaissance” and turns the historical Palazzo Strozzi “Electronic”. It commemorates “The Visitation” of Pontormo through the forgotten work of Burden “The Visitation” from the 1970s. Reverie says she wants “to involve the public to produce a new choral work”, believing that “the life of performance is in the present” and her “body acts as a vehicle to go beyond the all of the senses.’’
Reverie
The young visual artist debuted under the name Reverie on May 23, 2017. Reverie, meaning to let yourself go into a realm of fantasy in Italian, is her official birth-given middle name. Over the last few years, the eclectic performer has infused Art into every moment and action of her life. With Tuscan origins, and a resident of Vinci, she lives and works in Milan. In addition to her own projects, she often collaborates with other artists because she is interested in interpreting the point of view of others through the different forms of expression. She has developed her own original form of virtual poetry (www.artmoodon.com) and explores video, photo and other ephemeral mediums. Shedevelops performanceprojects to study the interaction between the public and exhibitions, between the virtual and real-time.