Ri-definire il gioiello
Il concorso “Ri-definire il gioiello” nasce con l’intento di proporre i gioielli come interpreti di una nuova estetica contemporanea, alla stregua di microsculture ri-progettate tramite il design.
Comunicato stampa
1 edizione del concorso
RI-DEFINIRE IL GIOIELLO
selezione dei vincitori del concorso
Marco Bellomi, Rossana Bossù, Paolo De Alexandris, Effemeridi (Egle Varisco, Elena Ragazzi), Renato Giananti, Jeanri Gioielli (Gianna Puggioni, Riri Murtas), Arianna Loscialpo, Loredana Magani, Ester Motta, Daniela Poduti Riganelli, Alessandro Sala, Renato Scesa, Elena Treccani e Stefano Turrini
DISPONIBILE CATALOGO
Il concorso “Ri-definire il gioiello” nasce con l’intento di proporre i gioielli come interpreti di una nuova estetica contemporanea, alla stregua di microsculture ri-progettate tramite il design. Il gioiello struttura il corpo, il suo significato e il suo grado di comunicazione, si configura come una “geografia” della corporeità e delle sue parti più sensibili. Il corpo non ne è semplicemente adornato, ma è reso partecipe ad una trasfigurazione estetica. Indossare un gioiello d’artista esige la consapevolezza dell’impiego del proprio corpo come elemento di comunicazione non verbale. Qualsiasi materiale può essere impiegato se si carica di valenza simbolica e diventa significante. Il materiale, più che altro, ha valore per l’espressività della materia del gioiello che si situa come interfaccia fra lo stesso ed il nostro corpo. Impiegare metalli, pietre, carta o stoffa nel realizzare tali oggetti implica significati differenti ed effetti di senso a seconda di come sono manipolati dall’artista o dall’orafo. Ogni loro azione significa qualcosa, perché ogni traccia di gestualità operativa è in memoria. Il catalogo mostra un incredibile varietà di modi nei quali il gioiello può essere sviluppato e modificato. Lavori che incrociano le arti applicate, la scultura, il tessile ed il design, proponendo vie alternative con l’obiettivo di ri-definire il gioiello, il quale - influenzato da innumerevoli fattori - è portato fuori dai canoni tradizionali. A tale proposito il catalogo è stato diviso in quattro sezioni tematiche, che non vogliono essere un’etichettatura, bensì suggerire un indirizzo nel vasto panorama di approcci, stili e filoni. Naturalmente il confine è labile ed i gioielli possono travalicare e intrecciarsi tra loro, contaminandosi a vicenda.
Memorie: sezione dedicata agli artisti interessati al concetto di memoria, alla storia di qualcosa che c’è stato e che ora è rivalorizzato tramite una trasfigurazione estetica.
Energia: muove dall’idea di poter reimpiegare elementi legati all’energia elettrica altresì oggetti tecnologici - di cui siamo soliti circondarci - per essere modificati e divenire protesi-gioiello del nostro corpo.
Post-Industriale: oggetti industriali, materiali provenienti da fabbriche assurgono qui a nuovi gioielli con cui poter riprogettare ed abbellire il corpo.
Bio: i lavori prendono ispirazione dagli elementi naturali, sussiste l’impiego di forme e motivi derivanti da fiori, piante e animali.
Il gioiello va al di là delle strade convenzionali, si fonde con le più svariate discipline: dalla performance al design tessile, ai materiali di riciclo, fino alle arti visive. Oggi ci si può avvalere con grande maestria finanche di materiali di scarto, eco-sostenibili come base per gli ornamenti del corpo. Indispensabile la dialettica che si sviluppa fra la pratica del gioiello e le arti visive, altresì l’interazione e l’implicazione dei gioielli all’interno della relazione fra il corpo di chi guarda e chi lo indossa. Vi sono forme geometriche, minimali, sennonché gioielli basati sulla pratica del collage, del patchwork di storie e memorie. Colori, trasparenze e luci, plastiche, vetro o materiali di scarto che danno origine a gioielli dalle vibranti cromie, prendono nuove direzioni e si allontanano dalle vie usuali presentando numerose soluzioni d’espressione creativa. È anche questo il design: rivitalizzare i materiali, ridargli nuova linfa vitale per esprimersi in rinnovate forme e stili. Circuito dinamico e asse in continua evoluzione fra artigiani e artisti, fra tecnica e progetto, fra materia e ambiente. Per dar luogo dunque alla produzione d’innovazione culturale, bisogna intercettare e stimolare le energie creative dando vita ad un circuito sinergico ed in movimento. Il gioiello contemporaneo ci offre un vero territorio di esplorazioni artistiche che, per quanto poco frequentato, ci riserva numerosi momenti di riflessione e di ricerca.
Sonia Patrizia Catena