Riccarda Montenero – Habités par la peur
Mostra personale.
Comunicato stampa
Una sequenza di settancinque opere fotografiche si distende a parete, articolandosi in cinque serie sintomaticamente intitolate Gestes de la peur/Gesti della paura, Désir qui se brise/Desiderio che si spezza, Mutisme du mot/Parola muta, Panique du corps/Panico del corpo, Loi du poing/Legge del pugno. Sequenza di enunciati e sensazioni che afferiscono tanto alla dimensione fotografica che a quella filmico/teatrica. In una società di massa globalmente consumistica, massmediaticamente manipolata, insidiosamente permeata da una microfisica del potere, di visione foucaultiana, l'artista lavora a una formalizzazione dell'icona della paura atta a creare effetti di resistenza, consapevolezza dei propri diritti sociali e civili, potenzialità critica nei confronti di stati di sorveglianza, tracciamento identitario, distanza sociale.
Protagonista del ciclo in mostra Habités par la peur, 2019-2021, è il gioco di tensioni volumetriche in uno spazio/tempo di complicità tra luci e ombre, opacità e trasparenze, presenze corporee visibili e altre dissimulate. Una poetica del vissuto è ravvisabile anche nelle variazioni cromatiche, sui toni caldi, del rame, dell'ottone, del ferro ossidato, delle ocre dorate e bruciate. Nei primi piani mossi di Panique du corps si percepiscono perfino un luminismo e un colorismo riconducibili alla pittura veneta. Scaturisce da un consolidato rapporto di scambio tra l'artista Riccarda Montenero e la videoasta Teresa Scotto di Vettimo, la versione in cortometraggio, interpretata da Laurent Borel, intitolata Habillés par la peur - Visions d'un visiteur ordinaire/Vestiti di paura-Pensieri visionari di un visitatore ordinario, in cui, tra essere e apparire, tra immaginario maschile e ironia femminile, si opera uno slittamento del senso dell'abitare/Habiter nel senso del vestire/Habiller. (Viana Conti)
Biografia
Riccarda Montenero si diploma all’Accademia di Belle Arti di Lecce e si laurea in Architettura all’Università di Torino. Nei giardini del Palazzo Reale della stessa città sono collocate due sue opere di grandi dimensioni. Oltre ad esporre e a partecipare a mostre ed eventi culturali in Italia e all’estero, a rassegne di cine-video-arte, porta avanti una collaborazione con artisti e intellettuali che sfocia in pubblicazioni editoriali e performances interdisciplinari. Nel 2011 ha partecipato alla 54ᵅ Edizione Internazionale della Biennale di Venezia, Padiglione Italia (Piemonte) a cura di Vittorio Sgarbi. Lavora nel campo della fotografia, della scultura e dell’arte digitale 3D. I suoi progetti artistici si collocano in un approccio umanistico, attraverso il quale cerca di far emergere l’invisibile e di metterci di fronte alla violenza con cui si confronta.
Collabora con Mémoire de l’Avenir-Arts and Society a Parigi.
Vive e lavora tra Parigi e Torino