Riccarda Montenero – Vertice de l’essence
Rue de l’Esperance, sguardo dopo sguardo, ci conduce in una zona franca. Le oltre ottanta immagini che la costituiscono, segnano, quasi fossero pietre di un selciato, un percorso in cui la visionarietà e la maturità espressiva di Riccarda Montenero felicemente si confrontano e si contaminano.
Comunicato stampa
VERTIGE DE L’ESSENCE. Rue de l’esperance 2015-2017
Fotografie
Rue de l’Esperance, sguardo dopo sguardo, ci conduce in una zona franca. Le oltre ottanta immagini che la costituiscono, segnano, quasi fossero pietre di un selciato, un percorso in cui la visionarietà e la maturità espressiva di Riccarda Montenero felicemente si confrontano e si contaminano. La serie è densa di rimandi iconografici e linguistici che – per limitarsi a due soli esempi – spaziano dalla fotografia plastica al Surrealismo. La stessa titolazione delle opere è un rilancio alla capacità immaginifica dello spettatore, una sorta di invito al gioco del cadavre exquis.
Nelle opere transitano disegni, si dispongono corpi, compaiono cromatismi. Ciascun elemento, collocato con sapienza nello spazio di rappresentazione, appare risolto ma impronunciabile: è un segreto, dell’artista e nostro, che resterà tale.
In anteprima e in appendice a Rue de l’Esperance, Riccarda Montenero presenta anche Odyssé dans les yeux, una sequenza tratta da Sans abri, progetto tuttora in fieri. Dalla strada – rieccola, la strada! – dai suoi marciapiedi e dai suoi margini, si propagano vite a cui l’autrice restituisce identità e dignità. Ogni incontro si fa racconto, epico, greve e ossessivo, costituito di immagini sovrapposte: immagini come capitoli di una storia che ci risucchia e da cui non possiamo, eticamente, chiamarci fuori.
Laura Manione, aprile 2018
Riccarda Montenero
Riccarda Montenero si diploma all’Accademia di Belle Arti di Lecce e si laurea in Architettura all’Università di Torino. Nei giardini del Palazzo Reale della stessa città sono collocate due sue opere di grandi dimensioni. Espone e partecipa a mostre ed eventi culturali in Italia e all’estero, a rassegne nazionali ed internazionali di cine-video-arte. Porta avanti una collaborazione con artisti e intellettuali che sfocia in pubblicazioni editoriali. Nel 2011 partecipa alla 54a edizione internazionale, Padiglione Italia (Piemonte) della Biennale di Venezia a cura di Vittorio Sgarbi. Vive e lavora tra Torino e Parigi.
Ha pubblicato:
Eros Pathos Thanatos, per la collana “disegno diverso” a cura di Paola Gribaudo (1998) Intorno a Thanatos.Divagazioni, Ed. d’Arte F. Pozzo, con testi di A. Carotenuto, M. Vallora, S. Zecchi (1999) Clandestini, film digitale 3D, Edizioni d'arte Félix Féneon (2006); La mattanza, film digitale 3D, Edizioni d’arte Félix Féneon (2009). Libre circulation, Ed. SilvanaEditoriale (2011)