Riccardo Ghilardi – Lo sguardo non mente
Lo sguardo non mente é un gioco psicologico che tenta di immortalare la verità istintiva che risiede negli occhi degli esseri umani. Il campo d’azione di questo gioco, a cura del fotografo Riccardo Ghilardi, inizia con il cinema italiano. Attori e attrici, ma anche registi e sceneggiatori.
Comunicato stampa
CINEMA CINEMA - LO SGUARDO NON MENTE
Presentazione di Marco Müller alla mostra di Riccardo Ghilardi
gerini.jpgNuovo appuntamento nella splendida e raffinata cornice di Palazzo Ca’ Zanardi, nell’ambito di MERIDIANO ACQUA MERIDIANO FUOCO per l’evento Cinema Cinema, tutto dedicato alla mostra “LO SGUARDO NON MENTE – La verità in 1/125 di secondo attraverso gli occhi del cinema italiano” raccolta di fotografie di Riccardo Ghilardi.
Durante il vernissage che si terrà giovedì 1 settembre 2011, ci sarà la presentazione e introduzione di Marco Müller, direttore della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, del catalogo della casa editrice Drago che accompagna il progetto fotografico di Riccardo Ghilardi.
Lo sguardo non mente é un gioco psicologico che tenta di immortalare la verità istintiva che risiede negli occhi degli esseri umani. Il campo d’azione di questo gioco, a cura del fotografo Riccardo Ghilardi, inizia con il cinema italiano. Attori e attrici, ma anche registi e sceneggiatori. Proprio loro, che dovrebbero essere i più bravi a saper interpretare e gestire, nascondere e fornire le proprie espressioni, vengono così fantasticamente ridimensionati e umanizzati in questo esperimento.
Un lavoro di oltre tre anni che culmina, in concomitanza con la Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, con una doppia realizzazione: una mostra delle foto riprodotte in grande formato ed esposte dal 1 al 15 settembre a Palazzo Cà Zanardi, e un libro che raccoglie in 150 pagine gli scatti di Ghilardi, con l’introduzione di Marco Müller.
Quante verità o menzogne…
emozioni, sensazioni, sentimenti e paure non avremmo voluto svelare.
Quante volte in silenzio invece abbiamo riso o pianto, odiato o amato,
posseduto, goduto, sedotto, esultato, sofferto o temuto.
Quante volte proprio gli occhi ci hanno salvato o tradito.
Quante volte hanno saputo comunicare lì dove le parole non trovano una via.
Tra le mille sfumature di colori e le rughe d’espressione che li circondano, riposa l’istinto.
Gioia, dolore, stupore e piacere, odio, rispetto, convinzione, paura, tenacia, orgoglio,
cattiveria, vita, libertà, morte, invidia, amicizia, affetto, terrore,
amore e tutto quello che accompagna i nostri cuori.
Sono i nostri occhi che per primi rispondono alle domande.
Solo un attimo però.
Poi la mente comincia il suo lavoro.
Elabora, gestisce, ridimensiona o amplifica, reprime o esplode,muta,
colora, attenua e contiene, esagera o ricompone.
La purezza di ogni singola emozione.
Solo In quel momento porgiamo il fianco veramente al nostro istinto…
E per quanto bravi possiamo esser diventati
I tempi di reazione sono più o meno gli stessi per tutti,
“Un centoventicinquesimo di secondo”
Giusto il tempo di uno “scatto”.
(Riccardo Ghilardi)