Riccardo Guarneri – Quadri di casa mia
Il Museo d’Inverno è lieto di inaugurare la seconda mostra dell’anno rivolgendo l’invito a Riccardo Guarneri.
Comunicato stampa
Il Museo d’Inverno è lieto di inaugurare la seconda mostra dell’anno rivolgendo l’invito a Riccardo Guarneri.
L’artista, per questa occasione, ha selezionato opere provenienti dalla sua collezione privata , la cui particolarità è quella di essere composta da opere appese all’interno della propria abitazione ormai da diversi anni, attraversando quasi tutti gli ambienti domestici senza un’apparente priorità nella scelta dei luoghi: si parte dal salotto, poi la cucina, un lungo e stretto corridoio fino ad arrivare ad una mansarda.
In questo percorso le opere diventano parte dell’ambiente e miracolosamente acquistano un criterio visivo e una permanenza ottica che rimane nella memoria di chi ha attraversato quegli spazi anche una sola volta.
Si tratta di opere, per lo più pittoriche, che diventano testimoni del vissuto quotidiano dell’artista e della sua famiglia, presenze silenziose che, appese alle pareti delle stanze della casa, compiono adesso un piccolo viaggio fino a Siena, trovando una temporanea collocazione sulle pareti del Museo d’Inverno, con l’intento di ripercorrere momenti di amicizia e stima tra Riccardo Guarneri e gli altri autori, ma anche per innescare nell’artista stesso una nuova percezione di ciò che possiede e che qui esce dal consueto.
Questa delocalizzazione rinnova la visione delle opere, riportandole dal contesto domestico a quello artistico, arricchite però di un elemento in più: la storia personale.
Durante l’inaugurazione sarà presentata anche la nuova opera site specific e permanente di Luigi Presicce che entra a far parte della collezione del Museo d’Inverno unendosi a quelle già presenti di: Luca Pancrazzi, Maurizio Nannucci e Miltos Manetas.
MUSEO d’INVERNO nasce a Siena nel 2016. Attraverso una riflessione sulle ‘storie’ della storia dell’Arte ancora inedite o non ufficiali, soddisfa l’urgenza di una necessaria e non più rimandabile fruizione dell’arte con tempi debiti e più appropriati. Secondo questo principio, Md’I invita artisti a scegliere e curare una selezione ragionata di opere di altri autori conservate nella loro collezione privata, utili ad evidenziare le relazioni che hanno caratterizzato momenti cardine del loro percorso artistico, della loro vita e del loro pensiero. Inoltre Md’I, con il progetto Diòspero, commissiona all’artista invitato la progettazione di un elemento/opera site specific necessaria a completare e trasformare l’aspetto estetico e funzionale del museo, arricchendolo in questo modo anche di una collezione permanente. Md’I, ideato e diretto dagli artisti Francesco Carone ed Eugenia Vanni, è situato sopra il bacino idrico trecentesco di Fonte Nuova a Siena ed esiste in sinergia con la Contrada della Lupa (uno dei 17 rioni della città).
Antonio Calderara, Dadamaino, Luca De Silva, Luca Giacobbe, Fausto Melotti, Stefano Turrini, Giuseppe Uncini, Claudio Verna.