Riccardo Negri – Vivere parallelo
Mostra personale di Riccardo Negri
Comunicato stampa
RICCARDO NEGRI
VIVERE PARALLELO
A cura di BEATRICE BUSCAROLI
La mostra VIVERE PARALLELO nasce per volere dell'Amministrazione Comunale della Città di Bondeno (FE) con l'intento di promuovere l'emergente scena dell'Arte italiana in rapporto con spazi espositivi pubblici e di interesse storico.
In tal senso hanno operato, all'interno di questo progetto che vedrà la prossima tappa presso Casa Toesca, personalità di rilievo del panorama artistico italiano quale la curatrice Beatrice Buscaroli (nota storica e critica d'Arte già curatrice del Padiglione Italia alla 53° Biennale d'Arte di Venezia, Direttore Artistico delle Collezioni d'Arte della Cassa di
ASSOCIAZIONE CULTURALE AREACREATIVA42, Casa Toesca
via Ivrea, 42 – 10086 RIVAROLO Can.se (Torino) Italia
0124 25702 – 335 1227609
Risparmnio di Bologna e Commissario al MAXXI di Roma e al MAGA di Gallarate) e Dario Lasagni, esperto di fotografia per l'Arte contemnporanea, già curatore di monografie di importanti e storicizzati Artisti italiani.
PERIODO
26 maggio – 24 giugno 2012
Inaugurazione :
Sabato 26 maggio ore 18,30
Orari mostra :
mercoledì 18-20
sabato e domenica ore 10-12 e 16-19
o su prenotazione tel. 0124 25702 334 9712185
Organizzazione :
ASSOCIAZIONE CULTURALE AREACREATIVA42
Sede :
CASA TOESCA , via Ivrea, 42 RIVAROLO CANAVESE – TORINO
Patrocini :
Città di Rivarolo Canavese
Regione Piemonte
Info :
[email protected]
www.areacreativa42.it
ASSOCIAZIONE CULTURALE AREACREATIVA42, Casa Toesca,
via Ivrea, 42 – 10086 RIVAROLO Can.se (Torino) Italia
DESCRIZIONE
Dal gorgo nero di un fondo sordo, opaco, che può rispondere o meno, giungono segni, linee, congiunzioni che si pongono sulla superficie come domande. Assolutamente prive di risposta.
Che sia la lastra piatta di un incisore, o il calcolo astratto di un matematico, oppure, che sia lo sguardo di un navigatore antico che interroga il cielo, attendendo la direzione di una rotta, le costellazioni di Negri sembrano risalire da uno strato complesso di memorie e di culture, incerto e generoso, dove l’artista indica una direzione, in modo silenzioso e rispettoso.
ASSOCIAZIONE CULTURALE AREACREATIVA42, Casa Toesca
via Ivrea, 42 – 10086 RIVAROLO Can.se (Torino) Italia
0124 25702 – 335 1227609
E rilucono, ferme, graffiti sicuri tra le grafie inconcluse del tempo e della storia.
Quel che affascina è il garbo, il riserbo, la misura razionale e apparentemente risolutiva.
Dal nero escono fili certi di geografie dell’anima e del cielo, che offrono una traccia e la fanno rispettare.
Questo fa Riccardo Negri: interroga il più grande mistero dell’uomo, il cielo, e ne esce come se lo avesse conosciuto, magari camminando al fianco del fiume.
Silenziosamente, col rispetto di chi guarda qualcosa che è più grande di lui, con l’attesa di una risposta che, compiuta, non verrà, e lui lo sa, per questo i suoi segni sono così delicati e gentili.
Di uomo antico, di artista educato. Dalla natura e dalla storia, dal rispetto, dalla pazienza.
Beatrice Buscaroli
Catalogo in mostra con testi di Beatrice Buscaroli e crediti fotografici di Dario Lasagni
L’artista e la curatrice saranno presenti all’inaugurazione.
Riccardo Negri è nato a Mantova nel 1985.
Diplomato all’Accademia di Belle arti di Bologna, il suo lavoro parte dal “segno” ed è proprio questo che lo contraddistingue; intanto come “prova” di un atto creativo diretto, che dalla mano si imprime sul supporto, in seguito come phantasmata della visione radicale dell’artista. D’altronde, il ruolo del disegno nell’arte è sempre stato quello di rispondere a un bisogno di mimetismo. Qui il metodo e l’oggetto artistico coincidono, poiché le forme sono definite dalla tecnica e dalla mano che le ha forgiate. In altre parole, lo stile è il significato ultimo dell’opera, il suo fine e la sua ragion d’essere.
Lo spazio chiuso del foglio/tavola dalla sua area delimitata intuisce così un nuovo e ampio spazio; più generico e discontinuo. Ci si allontana e si migra, verso gli unici interstizi che spingono in avanti e all’interno delle pieghe riposte fuori dalla traccia segnica. Da una parte simulacri ubbidienti alla forma, dallaltra costellazioni inondate di grafite, o morfologie fasciformi e rigidamente monocrome.