Riccardo Pravettoni – Quando l’autismo non è un limite

Informazioni Evento

In occasione della Giornata Europea delle Fondazioni 2024 la Fondazione Cassamarca ospita a Ca’ dei Brittoni la mostra di Riccardo Pravettoni, 27 anni, fotografo, affetto dalla sindrome dell’autismo

Comunicato stampa

La Giornata Europea delle Fondazioni, istituita nel 2013 dal network europeo delle associazioni nazionali di Fondazioni, è stata voluta per far conoscere a un pubblico più ampio la missione e le attività delle Fondazioni. In occasione di questa ricorrenza è stato scelto quest’anno il tema dello sport sociale e inclusivo. “L’obiettivo della Giornata – cita una nota ACRI - è attrarre l’attenzione su alcuni dei valori che ispirano l’attività delle Fondazioni, per farne conoscere meglio l’operato. A un anno dall’ingresso dello sport nella Costituzione («La Repubblica riconosce il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell’attività sportiva in tutte le sue forme», art.33), si ritiene opportuno valorizzare come le Fondazioni, insieme alle comunità e al Terzo settore, siano da sempre impegnate a garantire a tutti l’accesso alla pratica sportiva, come strumento di inclusione, condivisione e benessere”.

Riccardo Pravettoni è nato a Pavia nel 1997. E’ affetto dalla sindrome dell’autismo. La mamma lo accompagna sin da piccolo a visitare musei e mostre d’arte e gli compra una macchina fotografica. In quel momento, una luce nei suoi occhi, divenuti sfuggenti e distaccati, si accende e, celato dietro la macchina fotografica, Riccardo esprime la sua visione del mondo con uno sguardo differente. Uno sguardo apparentemente disinteressato, ma in realtà molto focalizzato, guidato dalla sindrome dell’autismo. Attraverso la macchina fotografica ha sviluppato molteplici capacità, tanto mirate quanto interiorizzate, uscendo da schemi predeterminati. Uno sguardo che imprime nello scatto la sua personale e interiore veduta del mondo. L’assoluta bellezza della natura, l’introspezione dell’umano, la riflessione sulla propria esistenza sono l’essenza del suo pensiero fotografico. Con molta forza di volontà, Riccardo ha combattuto contro gli ostacoli che l’autismo gli poneva davanti e ha seguito il normale percorso scolastico. Dopo essersi diplomato presso l’Istituto Albe Steiner, ha frequentato il prestigioso Istituto Italiano di Fotografia di Milano.

Grazie alla sua naturale predisposizione, ha maturato l’esigenza di scrivere fotograficamente racconti di vita. Lo scorrere del tempo, inteso come momenti di vita vissuta, è impresso dalla sua macchina fotografica con una sequenza logica temporale, affidandosi a uno stile che modifica volta per volta per meglio esaltare la peculiarità di ogni momento.  Eventi sportivi, fotografia documentaria e sociale sono i temi che più impersonano il suo racconto. La denuncia sociale, intesa come strumento per migliorare ogni condizione, è il motore che alimenta la sua personale ricerca e creatività.

Lo sguardo bizzarro e curioso di Riccardo, lo ha accompagnato lungo il suo difficile percorso di vita, permettendogli di osservare il mondo da un'interiore e profonda prospettiva, e raccontarlo con la purezza e l'ingenuità dell'Autismo. Lungo il suo cammino Riccardo ha trovato nella fotografia una forma di espressione diretta, immediata, emozionale.

La mostra che si apre a Casa dei Carraresi celebra la Giornata Europea delle Fondazioni 2024 che è dedicata a “Sport e inclusione”.

Lo sport è, infatti, uno dei temi che maggiormente affascinano Riccardo, che ha avuto incarichi ufficiali come fotografo alla Ryder Cup 2023, agli 80 Open d’Italia di Golf e in molti altri eventi sportivi nazionali e internazionali. La sua mostra al Festival della Cultura Paralimpica 2024 è stata visitata anche dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.