Richard Gorman – Kan
Il titolo della mostra, KAN, identifica la nuova serie di dipinti, dopo la serie KIN in cui le forme si congiungono a formare una figura scultorea centrale
Comunicato stampa
"Il carattere KAN (間) è essenziale nella lingua giapponese e ha una vasta gamma di significati. Il più comune è spazio, intervallo, distanza. Tuttavia non è riferito esclusivamente allo spazio fisico ma anche al tempo, con il significato di pausa, sospensione, attesa. Il titolo della mostra, KAN (間), identifica la nuova serie di dipinti, dopo la serie KIN in cui le forme si congiungono a formare una figura scultorea centrale. Perciò, per non ripetermi e per posizionarmi al di fuori da quell'angolazione ho spostato le forme piatte al di là del centro, fino al limite della tela e oltre il i confini del quadro.
Così facendo il centro risulta vuoto – KAN (間)" (Richard Gorman)
RICHARD GORMAN è cresciuto in Irlanda e vive e lavora a Milano dagli anni ’80.
In quel periodo, abbandonati i residui figurativi dei suoi primi lavori, Gorman anima i suoi dipinti con il ritmo frenetico della superficie percorsa da una linea ansiosa, che scivola o solca d’impatto le superfici.
Negli anni ’90 il ruolo della linea recede lasciando spazio al colore: da questo momento il suo lavoro trae la sua forza dalla tensione compositiva tra blocchi irregolari di colore sempre più prominenti e semplificati, creando nel tempo la linea principale della sua ricerca.
Le lunghe e frequenti visite in Giappone hanno notevolmente influenzato il suo metodo di lavoro e la scelta dei materiali utilizzati, esemplificativi in questo senso i suoi lavori in grande formato su carta washi prodotta a mano, realizzati nell’estremo occidente del Giappone nel 1999, 2003, 2008 e 2015.
Gorman ha esposto regolarmente in tutto il mondo da metà degli anni ’80, alla Kerlin Gallery di Dublino, a Londra, Milano e Tokyo.
Tra le sue recenti mostre personali: MAC, Belfast (2014); Kerlin Gallery, Dublino (2012); Mitaka City Gallery of Art e Ashikaga City Museum of Art, Giappone (2010); CCGA Koriyama Museum, Giappone (2003); Royal Hibernian Academy, Dublino e Crawford Art Gallery, Cork (2001); Itami City Gallery of Art e Mitaka City Art Foundation, Giappone (1999).
Gorman ha inoltre partecipato a numerose collettive, tra cui alla Der Spiegel Galerie, Colonia; all'Irish Museum of Modern Art, Dublino; e 'A Measured Quietude', esposizione di disegni Irlandesi, itinerante tra Berkeley Art Museum, California e The Drawing Center, New York. I suoi lavori sono presenti in numerose collezioni pubbliche e private in Europa, Stati Uniti e Giappone, tra cui Trinity College, Dublino; The Arts Council of Ireland, Ulster Museum, Belfast; Irish Museum of Modern Art, Dublino; Allied Irish Banks; Deutsche Bank; Nissan; University College, Dublino; Dublin City Council; New York Public Library; Limerick City Museum of Art; Koriyama City Museum of Art, Giappone; Centre of Contemporary Graphic Art CCGA Fukushima, Giappone.
Richard Gorman è Elected Member Royal alla Hibernian Academy di Dublino, Elected Member of Aosdána, Irelanda; è stato insignito della Ballinglen Fellowship a Ballycastle, Mayo, Irlanda e premiato al Pollock-Krasner Award, New York (U.S.A.), al Palette d’Or Festival International de la Peinture, Cagnes-Sur-Mer (France) e al Savile Award.
Nel 2014, Gorman è stato il primo artista Irlandese a disegnare un carré per la maison Hermès. I suoi disegni sono stati utilizzati per la collezione uomo Autunno/Inverno 2015 e sono esposti nell’iconico Hermès department store giapponese di Isetan, Shinjuku, Tokyo.
NICHOLAS FOX WEBER da quasi quarant’anni si occupa del lascito di Anni e Josef Albers. Avvicinatosi ai due grandi artisti quando era studente all’università di Yale, da allora ha scritto e organizzato mostre su di loro. La Fondazione che ha creato si trova in un bellissimo bosco in Connecticut dove, oltre agli archivi, a una galleria e agli uffici, si trovano anche studi per artisti in residenza e un appartamento riservato a uno scrittore.
Sua iniziativa dedicata alla missione di diffondere i valori dell’arte universale e senza tempo di Anni e Josef Albers è anche il Museo Albers a Bottrop, in Germania.
Nicholas Fox è autore di numerosi libri tra cui Balthus, a Biography; Le Corbusier, a Life; The Bauhaus Group, Five Masters of Modernism, tutti pubblicati da Alfred A. Knopf e, in francese, da Librairie Arthème Fayard. Da cinque anni sta lavorando, sempre per Knopf, alla biografia di Piet Mondrian.
Nel 2006 Nicholas Fox Weber ha fondato, tramite la Fondazione Albers e grazie al generoso supporto dei suoi membri, la American Friends of Le Korsa, una ONG che assiste con cure mediche e progetti educativi la popolazione dei quartieri più poveri e delle zone più isolate del Senegal, non lontano dal confine con il Mali che recentemente ha dato luogo alla creazione di Thread, un centro culturale con residenze per artisti nel villaggio di Sinthian.
PIERRE-ALEXIS DUMAS è il Direttore Creativo di Hermès e membro della famiglia che è a capo dell’impresa da sei generazioni.
Dopo la laurea in Arti Visive alla Brown University e un breve periodo presso Seterie Ratti a Como, nel 2002 è entrato nel gruppo, partecipando alle divisioni creative di Puiforcat e St. Louis, due aziende storiche acquisite da Hermès. Si è poi occupato delle operazioni di sviluppo a Hong Kong, a Taiwan e in Cina. Dopo aver ricoperto per cinque anni lo stesso ruolo nella divisione dell’azienda in Gran Bretagna è ritornato via via alle sue radici creative fino ad essere nominato Direttore Creativo di tutta la produzione Hermès.
Nel 2008 Pierre-Alexis ha creato la Fondation d’Entreprise Hermès, che sostiene persone e organizzazioni che intendono imparare, perfezionare, trasmettere e celebrare le competenze e la creatività che danno forma alle nostre vite. L’attività della Fondazione è concentrata su due filoni principali: saper fare e creatività, saper fare e trasmissione di competenze.