Richard Long
Decima esposizione dell’artista inglese Richard Long, dopo la prima personale tenutasi nel 1983.
Comunicato stampa
RICHARD LONG. ARTIST.
ART MADE BY WALKING IN LANDSCAPES.
PHOTOGRAPHS OF SCULPTURES MADE ALONG THE WAY.
WALKS MADE INTO TEXTWORKS.
In the nature of things:
Art about mobility, lightness and freedom.
Simple creative acts of walking and marking
about place, locality, time, distance and measurement.
Works using raw materials and my human scale
in the reality of landscapes.
www.richardlong.org
Tucci Russo Studio per l’Arte Contemporanea è lieta di presentare presso la propria sede di via Davide Bertolotti 2 a Torino la decima esposizione dell’artista inglese Richard Long, dopo la prima personale tenutasi nel 1983.
Considerato tra i maggiori esponenti della Land Art per la simbiotica relazione con il territorio, in realtà Richard Long si è spesso dissociato da questa etichetta non condividendo con gli artisti della Land Art il loro approccio al territorio distante dalla sua poetica in cui l’uomo non stravolge la natura, ma interagisce con essa a propria misura. Il passo dell’artista diventa metro, il camminare traccia e tempo, il realizzare sculture in luoghi isolati gesto creativo legato alla propria possibilità di spostare pietre di certe dimensioni e creare un’opera che, lasciata sul terreno, sarà forse vista da altri mentre a noi l’opera fotografica e il testo sveleranno la via da lui percorsa. In altri casi Richard Long realizza delle opere definite textworks che sono ispirazione e descrizione del suo cammino, come quello che viene presentato nella mostra presente e riportato sull'invito:
Image
L’artista attinge quindi dal suo essere, dal tempo e dalla natura gli elementi primari necessari alla realizzazione dei suoi lavori, come la pietra, il legno e il fango, che vengono plasmati dall’energia dello scultore in forme semplici: cerchi, linee, ellissi.
Fare arte camminando, lasciare tracce, organizzare in forme primitive quanto la natura e il territorio gli offrono è da considerarsi come una sorta di autoritratto della storia dell’artista, specchio della storia dell’uomo.
Ne risultano opere che appartengono ad ogni luogo della terra, spazi aperti nel territorio o spazi “architettati” dall’uomo, forme geometriche che ci fanno alzare lo sguardo verso quel sistema infinito che è l’universo.
Nella mostra Richard Long presenta anche diverse opere realizzate col fango sia su parete che su carta o legni da lui raccolti. Questi lavori sono realizzati senza strumenti ma dalle mani dell’artista le cui impronte col fango creano disegni astratti o geometrici sul materiale scelto.