Ricordando Salvatore Scarpitta
La mostra offre un corpus di 27 opere, fra cui sculture, disegni, stampe, manifesti, fotografie, prove d’artista, che illustrano alcuni momenti salienti del percorso artistico di Salvatore Scarpitta.
Comunicato stampa
Presso la Paula Seegy Gallery giovedì 6 giugno alle ore 18 inaugura la mostra “Ricordando Salvatore Scarpitta” a cura di Luigi Sansone. L’esposizione, aperta al pubblico da 6 giugno al 4 luglio, offre un corpus di 27 opere, fra cui sculture, disegni, stampe, manifesti, fotografie, prove d’artista, che illustrano alcuni momenti salienti del percorso artistico di Salvatore Scarpitta. Dai suoi lavori emerge l’imprescindibile passione per il mondo delle auto e delle corse automobilistiche, che lo ha accompagnato costantemente nel corso della sua vita e che rappresenta un elemento cardine del suo fare arte.
La mostra è un omaggio a Scarpitta, figura di spicco nel panorama artistico del XX secolo, che si è contraddistinto per la continua ricerca, innovazione e sperimentazione. Dalle iconiche "bende" alle dinamiche sculture di auto da corsa, la sua attenzione è sempre stata rivolta alla tensione tra movimento e materia, tradizione e modernità.
Le opere esposte documentano come una passione, quella per le auto, i circuiti e le corse possa essere tradotta in espressioni artistiche diverse e uniche. Lo si osserva nella cartella in offset Incident at Rimini del 1980; nelle dieci stampe fotografiche digitali su carta metalkodak applicata su alluminio Sal is Racer del 2006 che ritraggono i videogrammi tratti dai suoi video diretti in collaborazione con Joan Bankemper, tra cui "Sal is Racer" (1984, 20'), "Potato Masher" (1984, 15') e "Message to Leo" (1987, 15’). Significative anche la litografia Auto Sprint n. 59 del 1993, tirata in 240 esemplari in occasione della XLV Biennale d'Arte di Venezia, oltre alle sculture in legno e bronzo patinato e ai disegni con ritratti di piloti e incidenti d’auto.
L’artista, dalla spiccata sensibilità, viene così ricordato da Luigi Sansone: "Incontrai Salvatore Scarpitta a Baltimora, Maryland, nell'estate del 1985, per organizzare la sua mostra personale al Padiglione d'Arte Contemporanea (PAC) di Milano. Nacque subito un'amicizia fraterna durata fino alla sua scomparsa avvenuta a New York il 10 aprile del 2007. La sua profonda umanità - è stato uno strenuo combattente per i diritti umani - generosità e anticonformismo, lo hanno accompagnato per tutta la vita".
L’esposizione è corredata da una pubblicazione in italiano e inglese con il testo critico di Luigi Sansone e un ricco repertorio di immagini.
Cenni Biografici
Salvatore Scarpitta (New York 1919 - 2007) trascorre l’infanzia a Los Angeles e nel 1936 si trasferisce in Italia dove frequenta l'Accademia di Belle Arti di Roma.
Espone le sue prime personali a Roma presso la Galleria Chiurazzi (1949), la Galleria Il Pincio (1951), la Galleria La Tartaruga (1955, 1957, 1958) e a Milano alla Galleria del Naviglio (1956) e Galleria dell'Ariete (1964). Nella personale del 1958 alla Galleria La Tartaruga presenta un nucleo di opere che lo renderanno famoso: i quadri “bendati”, esposti l’anno successivo alla Leo Castelli Gallery di New York. Questa mostra segna il punto di partenza di un proficuo rapporto di amicizia e di lavoro tra Leo Castelli e Scarpitta, documentato dalla lunga serie di mostre personali e collettive nei decenni successivi. In questi anni si trasferisce definitivamente negli Stati Uniti.
Tra le personali si ricordano: Galerie Schmela, Düsseldorf, 1963; Galerie Aujourd'hui – Museé des Beaux Arts, Bruxelles, 1964; Contemporary Arts Museum di Houston, 1977; Biennale di Venezia, 1972; Padiglione d'Arte Contemporanea, Milano, 1985; Galleria Niccoli, Parma, 1990; Biennale di Venezia, 1993; Civica Galleria Renato Guttuso, Bagheria 1999; Art Car Museum, Houston, 2001; Marienne Boesky Gallery, New York, 2011; Galleria Civica d'Arte Moderna e Contemporanea, Torino, 2012; Hirshhorn Museum and Sculpture Garden, Washington D.C., 2014; Luxembourg & Dayan Gallery, New York, 2016; Contemporary Art Museum, St. Louis, Missouri, 2018; Studio A Invernizzi, Milano, 2021; Galleria Mattia De Luca, Roma, 2024.
Nel 2005 presso la Fondazione Mazzotta di Milano viene presentato il catalogo generale delle sue opere, curato da Luigi Sansone (Editore Mazzotta).