Ricordi in Micromosaico
Ricordi in Micromosaico. Vedute e paesaggi per i viaggiatori del Grand Tour è il titolo della mostra, dove saranno esposti circa quaranta oggetti di differenti tipologie (quadri da parete, tabacchiere, placchette, gioielli), tutti realizzati in micromosaico.
Comunicato stampa
RICORDI IN MICROMOSAICO. Vedute e paesaggi per i viaggiatori del Grand Tour è il titolo della mostra, curata da Chiara Stefani, che sarà inaugurata giovedì 15 dicembre al Museo Praz. Saranno esposti circa quaranta oggetti di differenti tipologie (quadri da parete, tabacchiere, placchette, gioielli), tutti realizzati in micromosaico.
Tra la seconda metà del Settecento e l’inizio dell’Ottocento, tale tecnica, al pari delle arti grafiche, e in particolare della litografia, divenne un vettore insostituibile nella diffusione delle vedute più celebri ricercate dai viaggiatori stranieri lungo le rotte del Grand Tour. Protagonisti di questa nuova arte furono i mosaicisti dello Studio Vaticano, i quali, ormai privi di occupazione dopo aver completato la decorazione musiva della Basilica di S.Pietro, seppero sfruttare le potenzialità commerciali della nuova tecnica. Attraverso l’uso di tessere minute, infatti, essi realizzarono oggetti di formato ridotto, facilmente trasportabili e particolarmente adatti a perpetuare la memoria dei luoghi visitati. Un gran numero di scatole, tabacchiere, gioielli in micromosaico affiancarono riproduzioni di statue in biscuit, piccoli bronzi, porcellane e incisioni, arricchendo notevolmente l’industria dei souvenir.
Le opere esposte, in gran parte inedite, provengono da collezioni private italiane e straniere, dal Museo Napoleonico e dai Musei Vaticani; oltre a documentare la diffusione di queste particolari vedute della nostra penisola, rivelano l’influenza duratura, tra Sette e Ottocento, della tradizione del paesaggismo classico seicentesco, nonché aspetti romantici e talvolta pre-simbolisti. Vedute con rovine prima, paesaggi di gusto pittoresco e romantico poi, divennero i soggetti più frequenti trattati dai mosaicisti romani. La loro fiorente produzione contribuì a trasporre le vedute di dominio pubblico in una dimensione di fruizione privata.
Dopo la tappa nella capitale, la mostra proseguirà al Museo d’Arte della città di Ravenna dal 29 giugno al 16 settembre 2012.
Il catalogo, pubblicato da De Luca Editori d’Arte a cura di Chiara Stefani, offre in appendice, come importante strumento di consultazione, una tabella notevolmente aggiornata con l’elenco delle citazioni – tratte dalle fonti antiche – di tutti i mosaicisti in piccolo, dei loro ateliers o dei negozi di appartenenza, redatta anche grazie al materiale che l’Archivio Storico dell’Università e Nobil Collegio degli Orefici Gioiellieri Argentieri dell’Alma Città di Roma hanno cortesemente messo a disposizione.