Rita Vitali Rosati – Ahi
Il progetto “Ahi” è nato da un’urgenza, quella che l’artista vive a contatto del quotidiano: è il racconto fotografico costruito annodando, foto dopo foto, tutti i sentimenti legati ai problemi che si producono attraverso le notizie apprese dai giornali e dai telegiornali. Attivando una vasta nomenclatura di emozioni.
Comunicato stampa
Il progetto “Ahi” è nato da un’urgenza, quella che l’artista vive a contatto del quotidiano: è il racconto fotografico costruito annodando, foto dopo foto, tutti i sentimenti legati ai problemi che si producono attraverso le notizie apprese dai giornali e dai telegiornali. Attivando una vasta nomenclatura di emozioni. Emozioni che si sedimentano nella memoria collettiva, insieme alle immagini. “La macchina fotografica diventa testimone e filtro, rappresenta il mezzo veloce per una documentazione perfetta ma anche oggetto di distacco culturale che pone la distanza dell’interpretazione e della scelta tra la propria vita ed il polpettone di immagini televisive che ogni giorno e ad ogni ora, tra una tragedia di proporzioni apocalittiche ed un amore ritrovato, tra due vicini che litigano ed una foresta in fiamme dall’altra parte del mondo, siamo costretti (o avvezzi) a subire”. (Stefano Verri)
“Ahi” E’ un viaggio faticoso con un percorso disperato e violento ma anche ironico e provocatorio. Come dice la stessa Rita Vitali Rosati “questi due linguaggi sono una bipolarità caratteriale, dovuta ai due cognomi che porto, ma alla fine entrambi i linguaggi formano un unico lavoro.” Non manca di ricordare il famoso fotografo Luigi Crocenzi. E’ lui che per primo ha sperimentato il racconto fotografico. E’ lui che l’ha presa per mano e l’ha incoraggiata a percorrere questo viaggio per costruire un film su carta. “Se fossi nata prima probabilmente oggi farei la regista. Questo assemblaggio di immagini in sequenza una dopo l’altra è come un tapirulan dove scorre la vita di ognuno. Qualche volta il nastro si ferma, si fa una riflessione e poi si continua. Questo mi ha insegnato Crocenzi e io gli sono grata.” (Nikla Cingolani)
Rita Vitali Rosati è nata a Milano nel 1949. Traduttrice da sempre della nostra complessa realtà, realizza le sue opere dove vive, a Fabriano, privilegiando idee e concetti che si evolvono in immagini. Come in una “arena”, facendosi essa stessa protagonista assoluta di un progetto infinito, l’artista osserva e registra l’insolito inventario della vita, ribaltandone i punti di vista. Le sue opere sono l’espressione di una attitudine ironica, trasgressiva, destabilizzante tipici del gioco e della favola. Con le sue immagini Rita Vitali Rosati mette una lente di ingrandimento sul formicolio sociale invitando lo spettatore ad interpretare il suo nonsenso.