Rivoluzioni (e rivolte)
Un’esposizione composta da quattro diversi allestimenti, dedicati rispettivamente a Mario Comensoli, Karel Appel, Le Corbusier e alla Street Art.
Comunicato stampa
A partire dal 19 settembre, Artrust riapre i battenti della propria sede espositiva di Melano, in via Pedemonte di Sopra 1, con quattro capsule exhibition dedicate ad altrettanti artisti o movimenti. Si tratta di protagonisti molto differenti tra loro ma accomunati da un medesimo approccio ribelle verso l’esistente e da una capacità di rivoluzionare, attraverso l’arte, i paradigmi delle rispettive contemporaneità.
Da Le Corbusier che stravolge i dettami dell’urbanistica e dell’architettura post rivoluzione industriale, a Karel Appel che teorizza un ritorno a un primitivismo infantile contrapposto a quella ragione che aveva portato, in meno di un secolo, a due conflitti mondiali e a una pace fondata sulla minaccia atomica. Da Mario Comensoli che dà voce a operai, studenti del ‘68, punk e altri antagonisti del sistema, fino alla Street Art che nasce nei ghetti americani come riappropriazione degli spazi urbani da parte di chi si sente escluso.
«L’arte nella storia ha spesso trovato nel contrasto allo status quo, e nel desiderio di sovvertirlo, una delle sue principali fonti di ispirazione – sottolinea Patrizia Cattaneo Moresi, Direttrice di Artrust – In queste quattro mostre distinte, che i nostri visitatori potranno visitare presso la nostra sede, abbiamo messo insieme alcuni esempi molto distanti tra loro, sia come presupposti teorici sia come esiti artistici, nei quali tuttavia possiamo scorgere questo tratto comune».
Le mostre saranno visitabili dal 19 settembre al 16 dicembre, dal martedì al venerdì, dalle 10 alle 18, con ingresso libero e gratuito. Aperture straordinarie sabato 15 ottobre, sabato 12 novembre e sabato 3 dicembre.