Robert Davis – Anything to feel weightles again
Luce Gallery è lieta di ospitare la seconda mostra personale dell’artista americano Robert Davis composta dall’ultima produzione dell’artista che porterà in galleria un’inedita presentazione di nuove serie di lavori che comprendono dipinti, pannelli di bronzo e sculture.
Comunicato stampa
Luce Gallery è lieta di ospitare la seconda mostra personale dell'artista americano Robert Davis composta dall'ultima produzione dell'artista che porterà in galleria un'inedita presentazione di nuove serie di lavori che comprendono dipinti, pannelli di bronzo e sculture.
Il titolo della mostra esprime un'esperienza lungamente condivisa da Robert Davis nel gioco sulla possibilità di incontrare un oceanico dissolvimento di se stesso piuttosto che della realtà incerta e alienata della vita di ogni giorno.
Nei componenti principali della mostra Davis fa un uso del colore RYB per consumare la vista dello spettatore davanti ad una serie di dipinti di grandi dimensioni composti dalla sfumatura di colori primari. Sostanzialmente menzionando RYB l'artista si riferisce al modello storico che anticipa la teoria scientifica sul colore e la sua predominanza nelle immagini contemporanee e nei modelli di stampa tecnologici.
Le opere dipinte con determinanti colori attrattivi creano una scena di collettivo attaccamento ipnotico e di assorbimento dell'oggetto, in una crescente presenza di griglie pixellate e di binari di codificazione. L'installazione di Davis visualizza il tentativo di sostenere la fantasia della continuità e della pienezza (in altre parole dell'amore). Nell'evocazione di questa fantasia, Davis si riferisce alla nostra implacabile lotta per controllare il dispiacere (o la noia o l'ordinario di ogni giorno), violenza e intellegibilità che spesso caratterizzano il nostro desiderio di appartenenza ed intimità.
L'artista ci fa conoscere il suo gesto attraverso le teorie del colore, del modernismo e l'impiego di oggetti di base naturali. Come l'imperfetta memoria infantile nella soggezione, il lavoro dell'artista suggerisce che le soluzioni moderniste sono temporanee, precarie e incomplete. L'installazione nella scultura centrale è una figura malinconica, una rappresentazione della coesistenza dell'ottimismo e del fallimento che anima questi tentativi di condividere esperienze sociali, - senza paura tuttavia – ma in modo consapevole, proponendo una romantica oscillazione tra il successo ed il fallimento, la funzione e la disfunzione, una soluzione sicuramente personale.
Robert Davis è nato a Brooklyn, NY, nel 1970, dove vive e lavora.
Dopo aver collaborato per lungo tempo con David Langlois con il quale ha esposto in numerose sedi istituzionali, tra cui il museo di Arte Contemporanea di Chicago e il Warhol Museum a Pittsburg, ha esordito nella sua prima mostra personale individuale a Torino alla Luce Gallery nel 2012 e successivamente ha esposto in altre personali presso Half gallery, New York, Bill Brady, Kansas e Retrospective Gallery, Houston, oltre che in numerose collettive tra cui la South London Gallery, Gavlak Gallery, Pal Springs e Gavin Brown Enterprise, New York. Attualmente il suo lavoro è in mostra in una collettiva presso CAA Andratx, Maiorca.