Robert Rauschenberg
In esposizione circa 20 opere polimateriche create dall’artista tra il 1973 e il 1988.
Comunicato stampa
Dal 19 maggio al 31 ottobre 2015 si terrà alla Galleria Agnellini Arte Moderna di Brescia la mostra “Robert Rauschenberg” a cura di Dominique Stella. In esposizione circa 20 opere polimateriche create dall’artista tra il 1973 e il 1988.
Il pensiero e l’opera di Robert Rauschenberg, nato a Port Arthur in Texas nel 1925, per la complessità dei temi affrontati e per l’originalità delle soluzioni prospettate, rivestono un ruolo primario nell’ambito della riflessione estetica della seconda metà del ‘900.
L’artista salì alla ribalta nel periodo di transizione fra l’Espressionismo Astratto e la Pop Art degli anni '50. Allora Rauschenberg è conosciuto per i suoi Combines, nei quali utilizzava materiali non convenzionali e oggetti vari disposti in combinazioni innovative.
Rauschenberg ha lavorato anche con la fotografia, la stampa, la fabbricazione della carta e la performance. Nel 1962 utilizzò, per la prima volta, la tecnica della serigrafia su tela mescolata con pittura, collage e oggetti. Usata in precedenza solo in applicazioni commerciali, la serigrafia ha permesso a Rauschenberg di affrontare la riproducibilità delle immagini multiple e il conseguente appiattimento di esperienza che ciò comporta. Le immagini raccolte qua e là occupano un posto preminente nel suo linguaggio visivo, nel quale aggiunge le riproduzioni di giornali e riviste ai suoi disegni, alle sue opere grafiche e ai suoi dipinti, perfezionando la sua padronanza di varie tecniche come il trasferimento con il solvente, la litografia e la serigrafia. Egli concepì i suoi disegni basati sulla tecnica di trasferimento con il solvente nello stesso periodo dei suoi ultimi "Combine", e vi integrò il collage in uno spazio bidimensionale, con le immagini che seguono la superficie del lavoro e si mescolano ad aree disegnate o dipinte. La miscela di figurazione e astrazione rimarrà una caratteristica costante dello stile di Rauschenberg.
Nel 1963 si tenne la sua prima retrospettiva europea alla Galerie Sonnabend di Parigi, portata anche al Jewish Museum di New York. Nel 1964 ebbe una retrospettiva alla Whitechapel Gallery, Londra, e vinse il Gran Premio alla Biennale di Venezia.
Nel 1970 Rauschenberg lascia New York per stabilirsi a Captiva, un'isola nel Golfo della Florida, dove vive e lavora fino alla morte nel 2008, perfezionando la sua tavolozza di colori.
Lontano dall'immaginario urbano egli privilegia un linguaggio astratto e l'uso di fibre naturali, come tessuti e carta. Nella serie Hoarfrost, alla quale appartengono alcune delle opere del 1974 in mostra, Rauschenberg utilizza una varietà di tessuti trasparenti, traslucidi e opachi, che vanno dalla garza di cotone ad esotici raso e seta, su cui stampa testi e immagini ripresi da giornali e riviste. Altre opere della serie Airport, sempre del 1974, e della serie 7 characters, del 1982, hanno le stesse caratteristiche di assemblaggi di tessuti e oggetti vissuti incollati o serigrafati che riacquistano vita in montaggi e collages tipici della produzione dell’artista.