Robert Wilson
La Triennale di Milano e il CRT Milano riaprono le porte del Teatro dell’Arte all’insegna di un evento straordinario: Robert Wilson in scena come regista e attore, per la prima volta a Milano con un testo di Samuel Beckett, L’ultimo nastro di Krapp.
Comunicato stampa
di Samuel Beckett
regia, scene e ideazione luci Robert Wilson
costumi e collaborazione alle scene Yashi Tabassomi
lighting design A.J. Weissbard
sound design Peter Cerone e Jesse Ash
collaborazione alla regia Sue Jane Stoker
assistente alla regia Charles Chemin
direttore tecnico Reinhard Bichsel
supervisione luci Aliberto Sagretti
ingegnere del suono Guillaume Dulac
direttore di scena Thaiz Bozano
capo macchinista Violaine Crespin
make up Claudia Bastia
assistente personale di Robert Wilson Julian Mommert
coordinamento di produzione Laura Artoni
un progetto di Change Performing Arts
commissionato da Grand Théâtre de Luxembourg, Spoleto52 Festival dei 2 Mondi
prodotto da CRT Milano I Centro Ricerche Teatrali
La Triennale di Milano e il CRT Milano riaprono le porte del Teatro dell’Arte domenica 20 ottobre alle 19.30 all’insegna di un evento straordinario: Robert Wilson in scena come regista e attore, per la prima volta a Milano con un testo di Samuel Beckett, L’ultimo nastro di Krapp. Una scelta non casuale, quella di un’opening con uno dei più riconosciuti maestri dell’avanguardia teatrale, che con la sua prima performance solitaria del 15 maggio 1976 fu presentato a Milano nel mitico Salone di via Dini.
Robert Wilson, oltre a firmare la regia e l’allestimento dello spettacolo, recita sulla scena. Questa è la sua più recente apparizione nei panni di attore dall’ultimo Hamlet: a monologue (la cui ultima rappresentazione risale al 2000). Questo lavoro regala un’opportunità unica per apprezzare le qualità interpretative dell’artista, offrendo una miscela del suo stile che integra con precisione e rigore movimento, luce e suono. All’interno di questa cornice si sviluppa una struttura che lascia spazio alla libera interpretazione del pubblico, cosa che rende emozionanti le sue rappresentazioni dal vivo.
Wilson è stato spesso paragonato a Beckett, essendo entrambi maestri della nuda semplicità che è uno dei risultati artistici più difficili da ottenere. Niente è inessenziale, non una parola, non un movimento. Nella breve durata di un’ora di questo lavoro e con poche pennellate Beckett e Wilson dipingono una visione del mondo estremamente particolare e allo stesso tempo universale.
Sue Jane Stoker
“Truccato in bianco, clownesco, quasi cadaverico, Krapp salta e barcolla, si mette in posa e fa le smorfie: beffardo, umano, tragico. È un esercizio di stile e potenza.”
Financial Times
In occasione dell'apertura del Teatro dell'Arte sarà possibile cenare al Triennale DesignRestaurant!