Roberta Busato – Domestic Renaissance
La Galleria Susanna Orlando presenta la seconda mostra dell’estate intitolata DOMESTIC RENAISSANCE con le nuove sculture in terra cruda e paglia di Roberta Busato.
Comunicato stampa
La Galleria Susanna Orlando presenta la seconda mostra dell’estate intitolata DOMESTIC RENAISSANCE con le nuove sculture in terra cruda e paglia di Roberta Busato. Come prima mostra dedicata interamente alla scultura la Galleria Susanna Orlando sceglie di raccontare il presente come il prodotto di una profonda analisi introspettiva, a cui ognuno di noi si è sottoposto durante i mesi di “lockdown”. In un sistema mutato, e ancora in divenire, l’attenzione dell’arte si rivolge alle abitudini ritrovate, alla quotidianità più intima e semplice, avvicinandosi così all’attuale riscoperta dimensione umana.
“E’ nella dimensione domestica che si compie il nuovo Rinascimento”
Il titolo racchiude la condizione attuale dell’uomo attraverso l’accostamento di due parole come “domestico” e “rinascimento”, tanto diverse nel significato quanto forti nell’insieme del messaggio. L'aggettivo “domestico” nasce dalla maggiore consapevolezza della nostra "comfort zone”; “rinascimento” come ritorno alla vita, all’arte, alla creazione, al pensiero e alle abitudini più semplici e nobili. Un elogio alla lentezza e alla durata, al rispetto del passato, alla cognizione che non c’è progresso senza conservazione, all’importanza di attingere al sapere della tradizione… La mostra nasce da queste ragioni di latouchiana memoria, e forse, è stato grazie ad una forzata ed imposta decrescita che siamo tornati ad apprezzare ciò che era stato dimenticato e, quindi, ad essere felici.
Camminerete tra volti e figure, in una moderna galleria “vasariana” di “ritratti”, realizzati con terra cruda pigmentata e paglia, che danno vita ad una traccia disseminata di sentimenti personali, desideri sociali ed elementi emotivi scaturiti dall’ambiente domestico e da ciò che lo circonda. I tessuti, ad esempio, saranno alcuni dei protagonisti nell’allestimento perché riteniamo che poco altro sia in grado di rimandare alla dimensione domestica quanto l’odore delle stoffe che profumano di casa. Da questa riservata e silenziosa poesia, si snodano lungo l’itinerario di ricerca la serie di opere che consentiranno a chi le osserva di orientarsi nel patto concluso tra i colori e le forme di terra, corpo e cielo.
Solida, compatta e lucida fino a sembrare pietra, Roberta Busato crea modellando un impasto dalla formula completamente naturale, lavorato e seccato a crudo, frutto di una lunga e faticosa ricerca personale consolidata nei laboratori della famosa Fornace Brioni di Gonzaga dove per lungo tempo ha avuto lo studio. Le sculture vengono innalzate su basamenti di ferro realizzati dalla stessa artista per tradizione familiare, consegnandole nude al tempo: come in una clessidra, la sabbia si muove da uno stato all’altro, per poi tornare al primo. Per questo esse devono essere intese quali opere aperte e inserite nel flusso continuo del tempo. Scegliere di utilizzare la terra cruda, materia primordiale, significa essere consapevoli del nostro passato, sul quale si erge il presente e si costruisce il futuro.
Roberta Busato è nata a Verona nel 1976.
Frequenta l’Accademia di Belle Arti di Carrara, dove si diploma nel 2004 in Pittura con Omar Galliani. Sono anni di studio e ricerca, durante i quali l’artista porta avanti un approccio multidisciplinare, integrando disegno e pittura, scultura e teatro. Un siffatto imprinting alla concezione e sviluppo dell’opera artistica, attraverso il ricorso ad un’eterogeneità di mezzi espressivi, condurrà verso la realizzazione di lavori pittorici, fotografici e video per sfociare poi, nell’ultimo periodo, all’indagine sulla materia plastica. All’origine del più recente ciclo di opere vi è la scoperta della terra cruda, materia primordiale. Alcuni dei suoi lavori sono stati selezionati da AJAC e presentati in un group show al Tokyo Metropolitan Art Museum. Tra le più recenti esposizioni si citano: “Il meglio dell’arte italiana figurativa” al MacS, Museo d’Arte Contemporanea di Sicilia, Catania, 2016; “Migrazioni. Contaminazioni culturali tra i popoli” presso Fondazione l’Arsenale, Iseo, 2016; “GAM” a cura di Vincenzo Denti e Gianfranco Ferlisi allestita presso la Casa del Mantegna, Mantova, 2016; “Sablier” a cura di Tiziana Tommei, solo show presso Galleria 33, Arezzo. 2017; "SetUp Contemporary Art Fair” (galleria33), Bologna; “Ave Crux”, collettiva d’arte contemporanea, Fondazione l’Arsenale, Iseo; “Take care, my love”, Fortezza del Girifalco, Cortona; “Qui dove tu vivi” casa Museo Murabito, Casoli., Lucca. 2018; “Open Art 2018” personale a cura di Massimo Magurano, chiesa Carbonaia, Foiano della Chiana, Arezzo; “Dall’ocra al nero passando per Pietrasanta”, a cura di Beatrice Audrito, Galleria Susanna Orlando, Pietrasanta. (LU); “ArtAdoption”, 2018, Cortona; 2019 “Design Miami/Basel” con EraStudio apartment-gallery; “The Others Art fair”, Torino con Galleria Susanna Orlando. Nel 2018 le sue opere vengono inserite all’interno dello Studio di Oliver Gustav, Copenaghen. Nel 2019 realizza opere in collaborazione con la fondazione Henraux. Vive e lavora a Mantova.