Roberta Filippelli – My frozen store
blublauerspazioarte con il format zip mostre lampo, che prevede eventi culturali che si esauriscono in un giorno, inaugura online MY FROZEN STORE personale di Roberta Filippelli.
Comunicato stampa
MY FROZEN STORE
artisti: Roberta Filippelli
opening: mercoledì 20 maggio 2020 ore 10.00 – 22.00
blublauerspazioarte
via Morandi, 4 Alghero
info +39 3339843208 e-mail [email protected]
Mercoledì 20 maggio dalle 10.00 alle 22.00 blublauerspazioarte con il format zip mostre lampo, che prevede eventi culturali che si esauriscono in un giorno, inaugura online MY FROZEN STORE personale di Roberta Filippelli nella pagina: https://www.facebook.com/blublauerspazioarte-75051207153/ e su instagram https://www.instagram.com/roberta.filippelli/
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Celò celò celò. Mi manca, la formula magica dello scambio tra i bambini alle prese con le loro collezioni è diventata l'ipnotica cantilena della nostra famiglia. Marta non l'ha conosciuta, era troppo piccola quando ha visto Frozen per la prima volta. E' stato facile per una bambina della sua eta' innamorarsi di Elsa, bionda con gli occhi azzurri, fata turchina contemporanea che ha conquistato il pianeta, tanto da voler possedere tutto il suo mondo.
Inizia così la nostra Frozen collection: pannolino, slip, abito celeste con mantello, parrucca bionda con la treccia, canottiera, maglia, piatto, posate, bicchiere, bolle di sapone, album da disegno, colori a cera, puzzle, cubetti, asciugamano per il mare, accapatoio, karaoche, cuffia, borsetta, trolley, zaino, zainetto, bambola di Elsa versione small, medium, large, fazzolettini di carta, carta da pacchi, carte da gioco, ciabattine, specchiera, castello, dvd I e II, calza della befana fino al capellino trendy glitterato versione rapper.
La psicosi da gadget non è sfuggita al mio obiettivo.
Negli anni ho documentato l'accumulo di questi gadget prima indossati e ora vere e proprie reliquie.
Nasce così MY FROZEN STORE, il piccolo museo di Marta che crea interrogativi sul consumismo sfrenato della societa' contemporanea schiava del capitalismo, dove l'euforia dello shopping è diventato un fenomeno globale che non risparmia nemmeno i bambini.