Roberto Amoroso – The stars are burning bright
La stagione espositiva del Teatro Palladium riapre con un nuovo Oversize – il sesto dall’inizio del progetto nel settembre 2010 – a cura di Davide Tomaiuolo per NUfactory e che avrà come protagonista uno dei più apprezzati artisti in ascesa nel panorama italiano, Roberto Amoroso. Un progetto espositivo che si accompagna anche alla presentazione di NORBUdesign, la linea di gioielli firmata da Bruno Costanzo curata direttamente dal team di NUfactory.
Comunicato stampa
OVERSIZE n° 06
The stars are burning bright | Roberto Amoroso
NORBUdesign | Bruno Costanzo
Vernissage lunedì 24 ottobre h 19.00
in mostra fino a sabato 3 dicembre
Palladium,
Piazza Bartolomeo Romano 8, Roma
La stagione espositiva del Teatro Palladium riapre lunedì 24 ottobre con un nuovo Oversize
- il sesto dall’inizio del progetto nel settembre 2010 - a cura di Davide Tomaiuolo per
NUfactory e che avrà come protagonista uno dei più apprezzati artisti in ascesa nel
panorama italiano, Roberto Amoroso.
Un progetto espositivo che si accompagna anche alla presentazione di NORBUdesign, la
linea di gioielli firmata da Bruno Costanzo curata direttamente dal team di NUfactory.
NUfactory con la stagione 2011/2012 si propone di aprire lo sguardo verso panorami
artistici e creativi nazionali ed internazionali, con l’obiettivo di alimentare il forte indotto
creativo del Teatro di Garbatella.
The stars are burning bright
Ora che il web è diventato il principale crocevia dell’informazione e la vita online parte
integrante di ciò che siamo, i governi cominciano a cercare di incrementare il loro
controllo sulla rete.
Roberto Amoroso in The stars are burning ,ci parla proprio di questo.
L'artista prosegue la sua ricerca sul potere della comunicazione fornita da internet
mettendone in discussione il potere e la democrazia.
Un potente murales, accompagnato da un progetto sonoro a cura di Dario Amoroso,
ipotizza contaminazioni dell'uomo con altri animali, interazioni di individui anomali con
situazioni consuete, o vice versa.
Il titolo del lavoro sottolinea poeticamente il movimento che sta per l'appunto bruciando
come passione nei moti insurrezionali nel mondo, attraverso i social network e tutte le
forme di comunicazione che il governo non può oscurare.
Vecchia abitudine, quella di legare i tormenti politici al controllo sulla stampa.
Vecchia ma ancora attuale, e pericolosa.
Davide Tomaiuolo
NORBUdesign
Vinili trasformati in oggetti di design handmade. È l’originale progetto di Bruno di Costanzo, titolare
del brand ‘NORBUdesign’ che sceglie il riciclo di dischi vecchi, ormai inutilizzabili, per dare vita a
gioielli con influenze eighty, con geometrie che ricordano origami, nei prodotti più piccoli, e
cosmicstyle, nelle creazioni di taglia maggiore. Una vocazione etica quella del designer
napoletano che nel rispetto dell’ambiente riutilizza materiale plastico, i vinili appunto,
riadattandolo in fogge dal mood contemporaneo. L’attenzione al particolare unita alla fantasia e
creatività di Bruno Di Costanzo rende esclusiva la ricca produzione che si compone di collane,
bracciali, spille, orecchini, anelli e pendenti. Chic o alternativo NORBUdesign spazia dal punk
fashion all’eleganza più stylish. Nei solchi dei vinili scorrono colori fluo sull’autentica base nera, ma
anche pennellate in oro e argento. Un lavoro artigianale di forte impatto ambientale ma
soprattutto capace di generare esclusivi gioielli per tutti i gusti ed esigenze. La forza della
collezione NORBUdesign è la diversificazione della produzione, consapevole della propria
originalità ma costruita su misura per tutti.
Roberto Amoroso (1979; vive e lavora a Napoli) ancora una volta attinge dal guardaroba
informatico per condurre la sua personalissima analisi del contemporaneo. Il pirata protagonista
delle opere in mostra, moderno Capitan Uncino nascosto da occhialoni da nerd, ci traghetta nel
cavilloso mondo del diritto d’autore: l’intento è quello di una riflessione sulla spinosa questione
della proprietà intellettuale, dell’arte come bene teso tra acquistabilità, atto fisico e irripetibile, e
acquisibilità, azione mediatica e riproducibile.
Secondo una prassi diventata ormai un vero e proprio modus operandi, il pubblico è chiamato a
partecipare attivamente nel processo di realizzazione dell’opera, cosicchè parte di essa è frutto di
una moltitudine di interventi parcellizzati.
http://robertoamorosoart.blogspot.com/
Bruno Costanzo nato a Napoli ma Milanese di adozione, dopo aver concluso i suoi studi come
graphic designer, crea il suo marchio personale; una serie di gioielli e accessori con la filosofia del
ricycle. Infatti le sue collezioni prendono vita da vecchi dischi in vinile rovinati e quindi inutilizzabili,
nascono così fantastiche spille, anelli, orecchini, bracciali, collane e molti accessori ispirati all'arte
contemporanea e alla musica, con un tocco fluo. Il materiale usato proviene esclusivamente dai
vinili, tutti i pezzi sono fatti a mano dal designer e la produzione è costituita da esemplari unici,
originali ed ironici, tutto mixato in un mood anticonformista e divertente, come i papillon da uomo
che si trasformano in collane da donna, o le visiere rifinite dai lacci con i colori accesi. Le collezioni
prendono vita da progetti artigianali e per questo in quantità limitate. Al Teatro Palladium di Roma
verrà presentata la nuova collezione Norbu Design.
http://norbudesign.blogspot.com/
Davide Tomaiuolo, nato a Padova nel 1982, inizia a interessarsi alle dinamiche curatoriali durante la
frequentazione del biennio di Laurea Specialistica in Comunicazione e organizzazione per l’arte
contemporanea, presso l’Accademia di Belle Arti di Brera. Durante gli studi a Brera, insieme a
Paola Gallio nasce il progetto Short Show presso lo spazio no-profit Neon>Fdv a Milano. Un format
curatoriale che ha visto svolgersi, per la durata di un anno, dieci mostre della durata di dieci giorni,
curate ciascuna da diversi giovani curatori. Un'idea basata sulla rapidità degli eventi e sulla
possibilità di dare visibilità a giovani artisti del territorio. Nel 2009 sulla scia dell’esperienza nasce
Short Visit, una formula espositiva itinerante, che individua lo spazio direttamente nello studio
dell’artista. Un format senza una cadenza prestabilita che, tramite la piattaforma web
www.shortvisit.it, si prefigge di fornire una mappatura delle realtà dove operano i giovani artisti
italiani.