Roberto Daolio. Vita e incontri di un critico d’arte
Roberto Daolio. Vita e incontri di un critico d’arte attraverso le opere di una collezione non intenzionale.
Comunicato stampa
Con il focus espositivo ROBERTO DAOLIO. Vita e incontri di un critico d'arte attraverso le opere di una collezione non intenzionale, visibile dall'8 dicembre 2017 al 6 maggio 2018, il MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna presenta una selezione di opere d'arte e documenti appartenuti a Roberto Daolio, prematuramente scomparso nel 2013, la cui intera collezione entrerà prossimamente in possesso del museo grazie alla liberale volontà degli eredi.
Le opere, quasi sempre di piccolo formato e spesso accompagnate da una dedica, sono state donate dalle artiste e dagli artisti con cui il critico d'arte, fra i più attivi e stimati in ambito nazionale, ha intessuto fitte relazioni intellettuali e operative, di carattere sia professionale sia amicale. La raccolta costituisce quindi una significativa testimonianza, per quanto parziale, di una vicenda biografica densa di incontri e attraversamenti, dialoghi e scambi, che ha dato un impulso sostanziale alla crescita e alla diffusione dell'arte emergente, componendone uno spaccato rappresentativo degli sviluppi più rilevanti, soprattutto in area emiliana, nel corso di oltre quarant'anni.
La mostra si articola per passaggi che consentono di individuare i principali tracciati della ricerca e dell'attività di Daolio, attraverso una scelta ragionata di un centinaio di pezzi dei circa 140 che compongono la donazione, alcuni dei quali sottoposti a interventi di restauro conservativo per questa occasione.
La mostra ROBERTO DAOLIO. Vita e incontri di un critico d'arte attraverso le opere di una collezione intenzionale si è avvalsa della collaborazione scientifica di un gruppo di lavoro costituitosi nell'ambito della Scuola di Specializzazione in Beni Storico Artistici dell'Università degli Studi di Bologna, composto da Davide Da Pieve, Lara De Lena, Roberto Pinto e Caterina Sinigaglia, cui si deve in primo luogo lo studio e la catalogazione delle opere, oltre a una serie di video-interviste ad artisti e critici, realizzata con il supporto di Mario Gorni, di cui verrà presentato in mostra un montaggio di estratti appositamente realizzato. Gli stessi studiosi hanno avviato la ricostruzione della ricchissima bibliografia del critico, selezionando una sessantina di testi raccolti nel volume Roberto Daolio. Aggregati per differenze (1978 - 2010), edito da postmedia books in concomitanza con la mostra.
La rassegna è inoltre accompagnata da un'agile pubblicazione esplicativa, disponibile gratuitamente al pubblico, realizzata grazie al sostegno dell'Accademia di Belle Arti di Bologna. Presso la stessa istituzione accademica sarà infine organizzato un ciclo di incontri che approfondiranno la figura e l'attività di Roberto Daolio attraverso ricordi e testimonianze.
Inaugurazione: giovedì 7 dicembre 2017 h 17.30.
Artisti in mostra:
Germano Attolini | Alessandra Andrini | Luciano Bartolini | Bertozzi & Casoni | Bruno Benuzzi | Francesco Bernardi | Paolo Bertocchi | Adriano Boni | Anna Valeria Borsari | Rita Canarezza & Pier Paolo Coro | Annalisa Cattani | Maurizio Cattelan | Vanessa Chimera | Nicola Cucchiaro | Cuoghi Corsello | Marina Fulgeri | Carlo Gajani | Patrizia Giambi | Tiziano Ghidorsi | Maurizio Goldoni | Igort (Igor Tuveri) | Marcello Jori | Yumi Karasumaru | Gabriele Lamberti | Luisa Lambri | Giovanni Lombardini | M+M (Marc Weis + Martin de Mattia) | Federico Maddalozzo | Luigi Mainolfi | Marcello Maloberti | Piero Manai | Eva Marisaldi | Antonella Mazzoni | Sabrina Mezzaqui | Alessandro Moreschini | Pietro Mussini | Andrea Nacciarriti | Mario Nanni | Sandrine Nicoletta | Rinaldo Novali | Roberto Orlandi | Andrea Pazienza | Chiara Pergola | Alessandro Pessoli | Leonardo Pivi | Graziano Pompili | Massimo Pulini | Andrea Renzini | Fabrizio Rivola | Mili Romano | Amandine Samyn | Germano Sartelli | Stefano Scheda | Sissi | Gian Domenico Sozzi | Eleonore Straub | Alessandra Tesi | Tommaso Tozzi | Davide Tranchina | Italo Zuffi