Roberto Falchi – Profonde come radici
La mostra prende avvio da questa frase del filosofo greco Eraclito: Pur percorrendo ogni sua via, tu non potresti mai trovare i confini dell’anima, così profonde sono le sue radici.
Comunicato stampa
Si inaugura il 14 gennaio alle ore 18.30 nella Sala della Torretta all’EXMA di Cagliari Profonde come radici, la personale di Roberto Falchi a cura di Roberta Vanali.
PROFONDE COME RADICI, personale dell'artista Roberto Falchi che l’EXMA di Cagliari ospita dal 14 gennaio a cura di Roberta Vanali, prende avvio da questa frase del filosofo greco Eraclito: Pur percorrendo ogni sua via, tu non potresti mai trovare i confini dell'anima, così profonde sono le sue radici.
La mostra propone oltre 200 opere pittoriche di piccole e medie dimensioni, realizzate con tecnica mista su carta e cartoncino, per strutturare un'installazione totale.
Le opere, accompagnate da un bassorilievo scultoreo e da un video, fanno parte di un work in progress iniziato un decennio fa e che vede il suo completamento in questa operazione site specific per la Sala della Torretta all’Exmà.
Ancorate saldamente al suolo si moltiplicano e inabissano in profondità fissando l’albero alla terra. Tanto potenti da spaccare rocce e insinuarsi lentamente, le radici nutrono la pianta e la innalzano maestosa verso il cielo. Incuranti degli ostacoli che incontrano si fanno strada impetuose infiltrandosi nelle viscere della terra per poi riemergere e rompere
prepotentemente perfino l’asfalto. Allo stesso modo le radici di un individuo penetrano e affondando nella psiche più profonda, in quel humus tanto personale quanto archetipico, per attingere alla linfa vitale. Scorrono, affondano e riaffiorano perché in grado di aprire varchi, sempre e comunque. Perché senza radici non esiste vita. (Testo tratto dalla presentazione della mostra)
La mostra rimarrà aperta fino al 7 febbraio 2016.
Biografia
Roberto Falchi nasce a Cagliari il 19 agosto 1980. Dopo gli studi al Liceo Artistico di Cagliari prosegue la sua formazione presso l'Accademia delle Belle Arti di Firenze, conseguendo con il massimo dei voti il diploma di laurea in pittura con il prof. Renato Ranaldi e con la correlazione del prof. Radu Dragumirescu. Dal 2001 al 2004 a collaborato come assistente presso il laboratorio di ceramica di Claudio Pulli. Nel 2004 ha collaborato alla realizzazione di un opera di Bertran Lavier per il Museo Pecci di Prato e ha partecipato con Radu Dragumirescu alla realizzazione dell'allestimento di una mostra presso la Chiesa dei Barnabiti a Firenze. Si è specializzato presso l'Accademia di Belle Arti Sassari in Arti visive e discipline dello spettacolo con il massimo dei voti con una tesi sull'estetica del fuoco con la collaborazione di Giuseppe Spagnulo e Nunzio.
Ha conseguito nel 2012 il master in Tecnologie strumentali nella diagnostica e restauro dei beni culturali presso l'università di Cagliari; nello stesso anno ha effettuato il tirocinio presso l'Ufficio Restauri e laboratorio del Polo Museale degli Uffizi di Firenze svolgendo attività di riordino e di conservazione dei documenti fotografici e cartacei di restauro contenuti nel Fondo Guglielmo Galli.
Vive tra Cagliari e Firenze.
Attualmente lavora a San Basilio presso la scuola media come docente di Educazione Artistica.
Tra le ultime mostre si segnalano la personale Versus# alla Galleria Capitol a Cagliari e la collettiva Invaders II allo Studio Ufo sempre a Cagliari nel 2014, mentre nel 2015 partecipa alla mostra collettiva Darkkammer all’Exmà, a cura di Efisio Carbone e Roberta Vanali.