Roberto Giovetti – Le mie camere

Informazioni Evento

Luogo
MUSEO D'ARTE MODERNA UGO CARA'
Via Roma 9, Muggia, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

dal martedì al venerdì dalle 17.00 alle 19.00, sabato dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 17.00 alle 19.00, la domenica dalle 10.00 alle 12,.00.

Vernissage
14/08/2012

ore 19

Biglietti

ingresso libero

Artisti
Roberto Giovetti
Curatori
Adriano Perini
Generi
fotografia, personale

La mostra presenta l’ultimo lavoro dell’autore sacilese , con il quale egli, con rara autoironia e notevole sarcasmo, esprime la propria opinione sul mondo della fotografia, sui tabù e sui luoghi comuni che la caratterizzano.

Comunicato stampa

Martedì 14 agosto 2012, alle ore 19.00, presso gli spazi espositivi del Museo d’Arte Moderna “Ugo Carà” di Muggia (Trieste), in via Roma n. 9, verrà inaugurata la mostra personale di opere fotografiche di Roberto GIOVETTI, intitolata
LE MIE CAMERE
(che bella foto, sembra un quadro)
Questa rassegna, curata da Adriano Perini ed organizzata da PHOTO-IMAGO, Centro per l’Archiviazione e la Divulgazione dell’Immagine Fotografica, con la collaborazione ed il sostegno dell’Assessorato alla Cultura ed alla Promozione della Città di Muggia, presenta l’ultimo lavoro dell’autore sacilese , con il quale egli, con rara autoironia e notevole sarcasmo, esprime la propria opinione sul mondo della fotografia, sui tabù e sui luoghi comuni che la caratterizzano.
Innanzitutto la consapevolezza che secondo il grande pubblico, cioè coloro che non ne fanno un uso creativo, la Fotografia è sorella povera della pittura: solo un dipinto può assurgere allo stato dell’arte, tanto che davanti a una bella foto il commento più comune è proprio quello del sottotitolo.
Ma la Fotografia necessita anche di un mezzo, la macchina fotografica, anche se si suol dire che ciò che conta è il risultato, infatti nel giudicare una fotografia solitamente si trascura il mezzo, dando invece il giusto rilievo all'immagine finale e alla genialità del suo creatore.
I fotografi veri, ma senza darlo a vedere, invece non prescindono dal mezzo usato, in quanto ogni tipo di fotografia richiede il giusto apparecchio: Cartier-Bresson usava la Leica in quanto adatta più di ogni altra alle sue immagini rapidissime, Helmuth Newton ha usato la Rolleiflex e l’Hasselblad perché il 6x6 meglio si adattava al suo glamour, Ansel Adams non avrebbe ottenuto l’altissima qualità delle sue fotografie senza il banco ottico a grande formato.
Le foto di questa mostra vogliono essere quindi un omaggio alle fotocamere, ritratte come si farebbe con una persona, tutte macchine che sono state usate dall’autore o che fanno parte della sua collezione o che hanno avuto un particolare significato nella sua vita fotografica e nella storia della Fotografia.
La "confezione" un po' kitsch aggiunge ironia all'operazione, perchè bisogna sempre ricordarsi che effettivamente una buona foto non prescinde totalmente dal mezzo con il quale è stata creata.
Con questo secondo principio vuole forse anche rendere un po’ di giustizia a milioni di fotoamatori che, forse in assenza di grandi qualità creative, hanno eletto a feticcio della loro passione l’oggetto macchina fotografica.
Due luoghi comuni croce e delizia di un’arte che forse ancora fatica ad affermarsi autonomamente.
Roberto GIOVETTI è un professionista che affianca all’attività quotidiana una personale ricerca iconografica sul mondo della musica rock e pop, Beatles in particolare, nonché sulle antiche tecniche di stampa; inoltre ha creato il “Giovetti Fotospazio”, piccola galleria fotografica nel centro di Pordenone.
Ha al suo attivo numerose partecipazioni a rassegne fotografiche di notevole spessore, quali i Fotoforum Internazionali di Alpe-Adria, Hic et Nunc a San Vito al Tagliamento, collettive presso la Galleria San Fedele ed il Diaframma a Milano, Cankariev Dom a Lubiana e Statmuseum a Villach ed altre località sia in Italia che all’estero.

Anche questa mostra va a consolidare la conoscenza del mondo della fotografia più vicino alle nostre realtà storiche, geografiche e sociali, contribuendo al contempo alla diffusione della visione artistica contemporanea.
La rassegna si inserisce nel programma PRACC (Progetto Arte Contemporanea Museo Carà) che l’Assessorato alla Cultura e Promozione della Città del Comune di Muggia ha varato già nel 2007 assieme con le associazioni culturali PHOTO-IMAGO, Gruppo 78 e Juliet e si avvale del supporto della Casa dell’Arte di Trieste.