Roberto Melli – disegnatore e xilografo
Dopo la mostra sui cartoni degli affreschi del castello di Rodi di Pietro Gaudenzi è la volta del pittore ferrarese Roberto Melli, esponente di spicco della “Scuola Romana”.
Comunicato stampa
Il Civico Museo d’arte moderna e contemporanea di Anticoli Corrado prosegue la ricerca intrapresa dall’attuale direzione sull’arte italiana fra le due guerre. Dopo la mostra sui cartoni degli affreschi del castello di Rodi di Pietro Gaudenzi è la volta del pittore ferrarese Roberto Melli, esponente di spicco della “Scuola Romana”. La mostra, proveniente dalla precedente sede espositiva romana, Aleandri arte moderna, presenta l’intero nucleo dei disegni preparatori dei suoi celebri dipinti: 60 opere su carta, facenti riferimento all'intero arco della sua produzione artistica, un cinquantennio dal 1906 al 1954, dalla ricerca d'avanguardia degli anni liguri nel primo decennio del secolo al tonalismo della lunga stagione romana, attraverso la dura esperienza delle leggi razziali del 1938 che obbligarono l'artista, di fede ebraica, ad una forzata e gravosa marginalità.
Agli studi preparatori per dipinti e sculture, “La casa rossa”, “Sulle sponde del Tevere”, “Il gasometro”, “Figure tra gli alberi”, “Controluce”, per citarne alcuni, si affiancano i celebri studi romani di rione Testaccio, ritratti, autoritratti e sorprendenti progetti per cornici, sovraccoperte di libri, copertine editoriali. Una rassegna ampia ed intima, che svela il serio e ispirato lavoro che l'artista svolge in fase di preparazione della più nota produzione pittorica. Come precisa Giuseppe Appella (già curatore con Maurizio Calvesi della mostra antologica di Roberto Melli, realizzata a Macerata nel 1992) nel suo saggio in catalogo: “I sessantotto fogli dei vari taccuini, una sorta di concentrato degli anni genovesi e degli anni romani, fino al 1956, quando nello Studio d'Arte La Medusa di Claudio Bruni, a seguito dell'antologica realizzata nell'ambito della VII Quadriennale nazionale d'Arte, fa il punto della sua posizione artistica, tracciano mezzo secolo di incontri, di esperienze, di difficoltà, non solo economiche, di impegno morale, trasferiti nel disegno che, proprio attraverso questi lacerti, evidenzia la parte considerevole avuta da Melli nella crescita dell'arte contemporanea, non solo italiana”.
In mostra, inoltre, i rarissimi fogli xilografici apparsi su Ebe a partire dal 1907, ai quali è dedicato un ampio ed esaustivo saggio critico di Francesco Parisi, che fa luce sul complicato intrigo di rapporti, frequentazioni, collaborazioni nel mondo artistico/letterario dell'incisione italiana e dei suoi canali di diffusione, settore fra i meno indagati della nostra storia dell'arte recente e dal quale Melli emerge come figura di primissimo piano.
In occasione dell'inaugurazione, il giorno prima, il Museo patrocinerà il concerto dell'ensamble di chitarre "e-cetra" del conservatorio di Frosinone, che si terrà nella Chiesa di San Pietro in Piazza delle Ville alle ore 21:30.