Roberto Papini – Opere 1952–2011

Informazioni Evento

Luogo
MOLE VANVITELLIANA
Banchina Giovanni Da Chio 28, Ancona, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

tutti i giorni da martedì a domenica: 16 - 19.00. La mattina aperto su richiesta per gruppi e scuole. Chiuso: lunedì, 25 e 31 dicembre, 1 gennaio. Apertura straordinaria: Lunedì 26 dicembre e 2 gennaio. Su prenotazione e a pagamento sono possibili visite guidate ad occhi chiusi e laboratori didattici.

Vernissage
16/12/2011

ore 17

Contatti
Sito web: http://www.museoomero.it
Biglietti

ingresso libero

Patrocini

La mostra è promossa dalla Regione Marche, la Provincia e il Comune di Ancona, il Museo Tattile Statale Omero.

Artisti
Roberto Papini
Curatori
Marilena Pasquali
Uffici stampa
ECONOMIA&CULTURA
Generi
arte contemporanea, personale

Si tratta della prima antologica dedicata al novantenne artista anconetano che espone circa 80 opere selezionate dalla curatrice Marilena Pasquali per coprire l’intero arco temporale del suo lavoro, offrendone un ampio spaccato e proponendone una lettura per cicli ben distinti ma l’un l’altro correlati.

Comunicato stampa

E’ un doveroso omaggio a Roberto Papini e alla sua ponderosa attività, la mostra che dal 16 dicembre (ore 17) si apre alla Mole Vanvitelliana e che ne esplora il percorso espressivo, mettendone a fuoco caratteri, sviluppi e approdi. Si tratta della prima antologica dedicata al novantenne artista anconetano che espone circa 80 opere selezionate dalla curatrice Marilena Pasquali per coprire l’intero arco temporale del suo lavoro, offrendone un ampio spaccato e proponendone una lettura per cicli ben distinti ma l’un l’altro correlati, secondo una scansione temporale che va dai primi Paesaggi (1952-1959) ai Soli ad impasto materico (1960-1967); dai ben noti Pentagrammi (1968-1975) e dai coevi Soli e Tavole della Legge (1968-1980) ai Labirinti a traforo, nella loro prima fase “a frattale” (1974-1985) e nei loro sviluppi Verso l’Oggetto (1980-1990), fino ai Ritmi di Oggetti degli ultimi venti anni ed ai più recenti ready made tridimensionali. Come scrive Marilena Pasquali, «entrare nello studio dove il pittore lavora da più di cinquant’anni è come immergersi in un flusso visivo continuo, una girandola di forme, materie e colori, un luogo dello sguardo in cui ogni immagine rimanda e richiede quelle che la circondano, le rispondono, la incalzano, la chiariscono. Nello spazio vorticante dello studio non vi sono angoli di sosta, intervalli, silenzi; o, meglio, ogni pausa – come nella musica – introduce nuovi stadi di immagine, inedite presenze che sembrano scaturire senza sforzo da quelle che le precedono, in un continuum di ispirazione e volontà rappresentativa».

In Papini nulla è lasciato al caso, nulla è ripetitivo ed identico. L’apparente somiglianza dei suoi segni incisi con grande abilità su diversi materiali non deve trarre in inganno. La sua è la continua ricerca di un linguaggio nuovo per stabilire e costituire forme di comunicazione non solo estetica ma psicologica. Questa mostra, Questa mostra, fortemente voluta da Roberto Farroni, primo presidente del Museo Omero, consente di conoscere un pittore appartato ed impegnativo le cui opere, molte delle quali esposte per la prima volta, catturano sguardo e mente in particolare per la loro stratificazione visiva e semantica. La sua esplicita presa di posizione extra-artistica e l’indifferenza verso una catalogazione storico-critica del suo lavoro, muove in lui da una convinzione che tutte le sue opere – anzi: l’opera di una vita, nel suo insieme – valgano principalmente in quanto manifestazioni di una spiritualità mai distratta che alimenta pensiero e fede anche attraverso le immagini, come luogo di meditazione e crescita.

Nitido ed essenziale l'allestimento di Massimo Di Matteo, che crea un percorso espositivo dove i differenti linguaggi formali e sostanziali delle 80 opere raccontano una irrefrenabile e incatalogabile creatività.

La mostra è promossa dalla Regione Marche, la Provincia e il Comune di Ancona, il Museo Tattile Statale Omero.

Il catalogo

Un esauriente catalogo riproduce a colori tutte le opere in mostra, con un saggio introduttivo e il percorso critico-biografico dell’artista di Marilena Pasquali; saggi critici di Roberto Cresti e di Aldo Grassini presidente del Museo Omero; e ancora interventi Perché Papini nella didattica dell’arte? Attività laboratoriali proposte in mostra a cura dei Servizi Educativi del Museo Omero. Il catalogo è disponibile anche in Braille.

Ingresso, orari,visite guidate, visite ad occhi chiusi, laboratori.

L’ingresso alla mostra ,che resterà aperta al pubblico fino al 31 gennaio 2012, è libero.

Gli orari sono tutti i giorni da martedì a domenica: 16 - 19.00. La mattina aperto su richiesta per gruppi e scuole. Chiuso: lunedì, 25 e 31 dicembre, 1 gennaio. Apertura straordinaria: Lunedì 26 dicembre e 2 gennaio. Su prenotazione e a pagamento sono possibili visite guidate ad occhi chiusi e laboratori didattici.

Iniziative speciali: il laboratorio creativo “Quadro d’autore!” dedicato a famiglie e bambini dai 5 ai 12 anni e previsto per le domeniche del 18 dicembre 2011, 8 e 15 gennaio 2012. I bambini saranno accompagnati nel mondo dell’artista e della sua casa-atelier da una favola tattile e poi si cimenteranno nella elaborazione di un lavoro alla Papini. Domenica 29 gennaio 2012 in programma anche una visita guidata per adulti e non vedenti dal titolo “Papini in punta di dita”. Iniziative valide anche per gruppi e scuole, a pagamento (gratuito per disabili) e su prenotazione. Uno spazio “Officina” è sempre a disposizione del pubblico per intervenire attivamente in un grande quadro materico che si comporrà con il contributo creativo di ciascuno durante tutto il periodo della mostra.