Roberto Polillo – Future City
Roberto Polillo espone in anteprima alla BAG – Bocconi Art Gallery di Milano il suo nuovo progetto dedicato alla città del futuro.
Comunicato stampa
Roberto Polillo espone in anteprima alla BAG - Bocconi Art Gallery di Milano il suo nuovo progetto dedicato alla città del futuro. Curata da MIA Photo Fair in collaborazione con BAG - Bocconi Art Gallery, introdotta da un testo di Alessandro Luigi Perna, l’esposizione mette in mostra le immagini scattate in alcune delle metropoli del mondo in più rapida trasformazione come se gli edifici ritratti appartenessero a un’unica grande città che è nello stesso tempo sintesi e manifesto dell’immaginario architettonico e urbano dell’uomo contemporaneo. Realizzate con tecnica ICM – Intentional Camera Movement - che prevede tempi lunghi di ripresa, il movimento della macchina fotografica durante lo scatto e un accurato lavoro di post-produzione – le immagini di Polillo sono affascinanti e suggestive rappresentazioni pittoriche della realtà di grande impatto iconografico.
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Come sarà la città del futuro? È a questa domanda che Roberto Polillo, con la mostra “Future City”, dà una possibile risposta rintracciando nelle megalopoli di oggi i semi e i segni della città di domani. In programma dal 27 febbraio all’11 settembre 2017 presso la BAG - Bocconi Art Gallery, curata da Mia Photo Fair in collaborazione con BAG - Bocconi Art Gallery e introdotta da un testo di Alessandro Luigi Perna, l’esposizione è un’anteprima di un progetto più ampio e di grande respiro tuttora in corso in cui Roberto Polillo – già conosciuto dal grande pubblico per le sue foto di jazz degli anni ’60 - indaga sull’architettura contemporanea mettendo in evidenza come spesso sia concepita non come strumento al servizio dell’umanità ma come vertigine ed ebrezza delle possibilità, come sfida ai limiti della tecnica e della tecnologia e infine, e soprattutto, come simbolo di potere e opulenza.
In esposizione, nel nuovo spazio espositivo dell’Università Bocconi di Milano dedicato all’arte della fotografia, 14 immagini scattate a New York, Miami, Mexico City, Milano, Abu Dhabi, Dubai e Hong Kong, allestite in mostra come se gli edifici ritratti appartenessero a un'unica grande città che le rappresenta tutte, un agglomerato che è nello stesso tempo sintesi, espressione e manifesto delle tensioni culturali, identitarie, estetiche e architettoniche che caratterizzano l’immaginario urbano dell’uomo contemporaneo. Le foto sono inoltre accompagnate da citazioni di scrittori e architetti famosi, spunti di riflessione per il pubblico e per gli studenti dell’Università Bocconi.
Esposte in grande e grandissimo formato, le immagini sono realizzate con tecnica ICM – Intentional Camera Movement, una modalità di ripresa che prevede tempi molto lunghi e il movimento della macchina fotografica durante lo scatto. Rifacendosi infatti agli esperimenti di fotografia mossa di alcuni grandi autori contemporanei e ispirandosi ai pittori-viaggiatori e alle avanguardie artistiche del ’900, Roberto Polillo usa la macchina fotografica come fosse un pennello e il fotogramma una tela digitale. Movimenti di ripresa sempre diversi - verticali, orizzontali, circolari, obliqui, lenti o bruschi, a seconda di come lo ispira il soggetto – e un accurato lavoro di postproduzione fanno delle sue fotografie affascinanti e suggestive rappresentazioni pittoriche della realtà di grande impatto iconografico.
BIOGRAFIA
Milanese, classe 1946, Roberto Polillo ha fotografato, negli anni ’60, oltre un centinaio di concerti di jazz, realizzando una galleria molto completa di ritratti dei più noti musicisti dell’epoca. A commissionargli i servizi era il padre Arrigo, allora direttore della rivista Musica Jazz e oggi considerato il più importante storico di musica jazz in Italia. Esposte in numerose mostre personali, in esposizione permanente alla Fondazione Siena Jazz, le sue foto sono utilizzate ancora oggi in riviste, libri, CD e magazine online. Nel 2006 sono state raccolte nel libro fotografico “Swing, Bop & Free”, edito dalla Marco Polillo Editore. Nel 2016, in una mostra omonima in onore del padre, sono state esposte al Base Milano nell’ambito di JazzMi.
A partire dagli anni ’70 Polillo si è dedicato all’informatica come imprenditore e docente universitario. Solo da una decina d’anni ha ripreso a occuparsi attivamente di fotografia avviando una ricerca personale nell’ambito della fotografia digitale con tecnica di ripresa ICM – Intentional Camera Movement. Nel 2016 ha pubblicato il volume “Visions of Venice” (Edizioni Skira), dedicato a Venezia e realizzato tutto con immagini scattate con tecnica ICM. Nel corso del 2016 la mostra omonima è stata esposta prima ai Tre Oci della Giudecca e poi alla Fondazione Stelline di Milano.