Roberto Pugliese – Transanatomy

Informazioni Evento

Luogo
BIBLIOTECA COMUNALE - DELL'ARCHIGINNASIO
Piazza Galvani 1, Bologna, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

Orari di apertura ordinari:
lunedì- venerdì h 10.00 - 18.00
sabato h 10.00 - 19.00
domenica e festivi h 10.00 - 14.00

Orari di apertura ART CITY Bologna:
venerdì 2 febbraio h 10.00 - 20.00
sabato 3 febbraio h 10.00 - 24.00
domenica 4 febbraio h 10.00 - 20.00

Vernissage
01/02/2018
Biglietti

gratuito per i possessori di biglietto Arte Fiera (valido solo nel weekend di ART CITY Bologna) e di Card Musei Metropolitani Bologna | € 3 Fa parte di logo_AC_con date_blu 2018.jpg ART CITY Bologna 2018 2 > 4 febbraio 2018 | VI edizione mostre, musei, luoghi d'arte in città in occasione di ArteFiera Date dal 01-02-2018 al 18-02-2018 Dove Teatro Anatomico dell'Archiginnasio Piazza Galvani 1 Info evento a pagamento Organizzatori ART CITY Bologna Istituzione Biblioteche di Bologna Tag mostre ArtCity Card Musei Condividi

Artisti
Roberto Pugliese
Curatori
Felice Moramarco
Generi
arte contemporanea, personale

Transanatomy è un progetto espositivo incentrato sui processi di ibridazione tra uomo e macchina, animato e inanimato, naturale e artificiale, che vede l’esposizione di Equilibrium Variant di Roberto Pugliese presso il Teatro Anatomico a Bologna, a cura di Felice Moramarco.

Comunicato stampa

Transanatomy è un progetto espositivo incentrato sui processi di ibridazione tra uomo e macchina, animato e inanimato, naturale e artificiale, che vede l’esposizione di Equilibrium Variant di Roberto Pugliese presso il Teatro Anatomico a Bologna, a cura di Felice Moramarco. Il concept del progetto nasce da una riflessione sull’interrogazione posta al tradizionale concetto di ‘umano’ dalla crescente presenza di macchine, dispositivi elettronici e intelligenza artificiale e dalla loro profonda influenza sul linguaggio, la percezione e il comportamento umani.

L’emergere di una nuova forma di soggettività, ibrida ed espansa, mette in crisi la posizione centrale occupata dall’uomo nel cosmo, secondo la plurisecolare tradizione di pensiero umanista che, nella città di Bologna, proprio nell’antico Teatro Anatomico dell’Archiginnasio trovò una delle sue massime espressioni attraverso lo studio di corpi umani sezionati. Sul tavolo in marmo posizionato al centro della Sala, su cui avvenivano le dissezioni sotto lo sguardo attento di studiosi, insegnanti e studenti guidati dal desiderio di conoscere che cosa fosse l’uomo, Pugliese posiziona simbolicamente la scultura sonora Equilibrium Variant, composta da due bracci meccanici che interagiscono mediante un sistema di feedback sonori. L’opera riproduce una delle modalità con cui gli esseri viventi si costituiscono come soggetti: tramite un processo di continua negoziazione con l’ambiente esterno. I movimenti costanti e imprevedibili dei due bracci rievocano infatti quelli di un essere animato che in maniera incerta esplora un ambiente ignoto. La tragica impossibilità di realizzare ciò per cui la macchina è stata programmata, unita al suo ostinato tentativo di realizzarlo, produce inoltre un destabilizzante senso di empatia con il dispositivo meccanico. Il contrasto tra l’inusuale vitalità dell’opera e il contesto storico del Teatro Anatomico restituisce così l’immagine immediata di un’anatomia del corpo del postumano.

Roberto Pugliese è nato a Napoli nel 1982.
La sua ricerca trae energia da due correnti artistiche, quella della sound art e quella dell’arte cinetica e programmata. Servendosi dell’utilizzo di apparecchiature meccaniche pilotate da software che interagiscono tra di loro, con l’ambiente che le circonda e con il fruitore, intende esaminare nuovi punti di ricerca su fenomeni legati al suono inteso come mezzo di espressione acustica e visiva. Attraverso la creazione di dimensioni in cui il suono si muove, l’artista realizza vere e proprie ambientazioni sonore e o visive in cui l’arte esce da una realtà bidimensionale per immergere il fruitore in mondi percettivi che lo accompagnano nell’esperienza sensoriale.

Progetto a cura di Felice Moramarco.
Promosso da ART CITY Bologna in collaborazione con Istituzione Biblioteche di Bologna.