Robin Seir – Shards and the Things They Reflect
L’artista svedese torna nello spazio milanese per presentare i nuovi lavori che attingono all’estetica obsoleta dell’arte pubblica del nord Europa, nel periodo post bellico.
Comunicato stampa
Milano, settembre 2015 – la stagione autunnale NAM project inizia con la mostra personale di Robin Seir dal titolo “ Shards, and the Things They Reflect “.
L’artista svedese torna nello spazio milanese per presentare i nuovi lavori che attingono all’estetica obsoleta dell’arte pubblica del nord Europa, nel periodo post bellico.
Soffermandosi ad osservare questo momento storico, Seir lo proietta ai giorni nostri: il suo vocabolario riflette l’antiquato ottimismo dello stato sociale. A differenza dei precedenti, gli ultimi dipinti si concentrano sul “touch” di linee e bordi del rigoroso linguaggio modernista . Forse un flirt con le linee poco nitide di Mondrian , o le superfici irregolari di Malevich .
Pronunciate con un atteggiamento contemporaneo , insieme ad un senso di nostalgia , queste tele evocano una mentalità del passato per un futuro potenziale.
Robin Seir nasce a Goteborg ( Svezia ), nel 1986. Dal 2008 risiede a Londra, laureandosi al Chelsea College of Art and Design. Espone in diverse mostre - personali e collettive - nel Regno Unito ma anche a Copenhagen, San Paolo, Berlino e in Croazia. Attualmente è iscritto al Master Degree della Royal Academy Schools di Londra.