Rocco Borella / Emilio Scanavino – Genesi: Concreto / Informale
L’esposizione consiste nel valorizzare un dialogo tra i due artisti (ricordando l’esposizione presso la Galleria Isola di Genova ad esempio) che inizia alla fine degli anni ’40, periodo degli sviluppi dell’arte astratta in Italia (MAC di Milano, Forma 1 a Roma, Galleria Numero di Fiamma Vigo), con relative declinazioni informali da una parte e astratto-concrete dall’altra.
Comunicato stampa
L'esposizione consiste nel valorizzare un dialogo tra i due artisti (ricordando l'esposizione presso la Galleria Isola di Genova ad esempio) che inizia alla fine degli anni '40, periodo degli sviluppi dell'arte astratta in Italia (MAC di Milano, Forma 1 a Roma, Galleria Numero di Fiamma Vigo), con relative declinazioni informali da una parte e astratto-concrete dall'altra.
Rocco Borella applica una analisi scientifica, volta a captare il concetto di opera d’arte attraverso il colore rapportato a differenti materiali industriali di nuova generazione, raggiungendo una astrazione appartenente agli elementi del concretismo.
Emilio Scanavino supera il concetto geometrico della costituzione dell’opera grazie ad una fitta esercitazione grafico-sperimentale fino a raggiungere una dimensione profonda, quasi metafisica, per la genesi della sua “tramatura”.
Comunicato stampa:
Genesi: Concreto / Informale.
Opere scelte di Rocco Borella ed Emilio Scanavino
Rocco era sanguigno, come Emilio, ricordo il loro talvolta aspro confronto dialettico…
Giorgina Scanavino
La Galleria Matteo Bellenghi Modern and Contemporary Art, nella sede di Alassio (SV) in via Milite Ignoto 46, è lieta di presentare una esposizione volta ad omaggiare due autori italiani tra i massimi esponenti della corrente astratta: Emilio Scanavino e Rocco Borella.
La mostra, commenta il Direttore della Galleria Matteo Bellenghi, vuole indurre ad analizzare, attraverso le opere dei due artisti, la Genesi che ha portato alla luce i due principali movimenti artistici affermatisi in Italia a partire dagli anni ’50: l’arte informale e quella astratto-concreta.
Scanavino e Borella sono due esempi ad hoc: entrambi genovesi e quasi coetanei, iniziano in giovane età ad esporre in ambienti del capoluogo ligure come la Galleria Isola.
Allo stesso tempo osservano e studiano i nuovi gruppi di ricerca come il M.A.C. (Movimento Arte Concreta) nato a Milano nel dicembre del 1948 a seguito dell’influenza di quella storica mostra tenutasi sempre a Milano presso Palazzo Reale organizzata dai concretisti svizzeri Max Bill e Max Huber: “Arte Astratta e Concreta”.
I due giovani artisti, prima di intraprendere percorsi differenti che caratterizzeranno il loro futuro modus operandi, all’inizio degli anni ‘50 espongono insieme presso la storica Galleria Numero di Firenze, sotto la direzione di Fiamma Vigo e nel 1955 presso la Galleria Rotta di Genova.
Borella applica una analisi scientifica, volta a captare il concetto di opera d’arte attraverso il colore rapportato a differenti materiali industriali di nuova generazione, raggiungendo una astrazione appartenente agli elementi del concretismo.
Scanavino supera il concetto geometrico della costituzione dell’opera grazie ad una fitta esercitazione grafico-sperimentale fino a raggiungere una dimensione profonda, quasi metafisica, per la genesi della sua “tramatura”.
Le opere presenti in mostra spaziano dagli anni ’60 fino ai primi anni ’80. Di Scanavino non mancano le classiche Tramature, tra cui un Alfabeto senza Fine, che hanno reso l’autore unico nel suo genere mentre di Borella si potranno osservare i Cromemi che hanno caratterizzato la sua ricerca artistico scientifica e i Guard-Rail prodotti a partire dagli anni ’70 in occasione di una mostra tenutasi presso la Galleria La Polena di Genova.
L’esposizione inaugura sabato 26 Giugno a partire dalle ore 18.30 e sarà visitabile fino a domenica 25 Luglio.