Rolando Raggenbass – Retrospettiva
Nell’ambito del programma espositivo che si propone di documentare le figure più significative del panorama artistico ticinese contemporaneo, il museo dedica, a sette anni dalla morte, un’ampia retrospettiva all’opera di Rolando Raggenbass (1950-2005).
Comunicato stampa
Nell’ambito del programma espositivo che si propone di documentare le figure più significative del panorama artistico ticinese contemporaneo, il museo dedica, a sette anni dalla morte, un’ampia retrospettiva all’opera di Rolando Raggenbass (1950-2005). Facendo seguito alla monografica dell’artista presentata nel 2002 dal Museo d’Arte di Mendrisio, che aveva offerto uno sguardo sulla sua produzione degli ultimissimi anni, la mostra evidenzia la complessità di un percorso nel quale la pratica pittorica si è sempre accompagnata ad un’intensa riflessione filosofica.
Raggenbass, Monomotel, 1987-1988, tecnica mista su tela, collezione privata
Nato a Balerna nel 1950, dopo gli studi all’Accademia di Brera, Raggenbass si distingue nei primi anni ottanta per una pittura caratterizzata da un impianto ancora narrativo venato di suggestioni Pop e dall’influsso del Graffitismo. In seguito la sua pittura si frammenta sempre di più, dando vita a una disseminazione di segni disarticolati che affollano la superficie dei dipinti. Dopo la fase dei “bianchi” e dei “neri”, caratterizzata da una progressiva rarefazione formale e cromatica, a partire dalla seconda metà degli anni novanta l’artista si concentra sul tema della corporeità, approdando a una pittura organica e oggettuale, fatta di grumi, colorazioni rosso-violacee e inserti polimaterici.