Roman Signer

Informazioni Evento

Luogo
PIGNA PROJECT SPACE
Via del Gesù 84, Roma, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

dal giovedì al sabato dalle 16 alle 20 oppure su appuntamento

Vernissage
31/03/2012

ore 13-19

Artisti
Roman Signer
Generi
fotografia, arte contemporanea, inaugurazione, personale, disegno e grafica

Pigna Project Space presenta la prima mostra italiana di Roman Signer. Le sue azioni possono prendere la forma di performance, fotografie, disegni e installazioni che utilizzano le leggi della fisica applicate al vento, alla forza di gravità, al galleggiamento dei corpi e alla pirotecnica.

Comunicato stampa

Pigna Project Space presenta la prima mostra italiana di Roman Signer.
Roman Signer è un artista singolare. Nato nel 1938, incarna l'epitomo della
figura solitaria, un po' Buster Keaton, un po' Robert Smithson. Pur
rimanendo legato a San Gallen, città nativa nella svizzera tedesca, Singer
realizza le sue "Aktionen" in giro per il mondo, da Parigi a Dubai a Città del
Messico, e per la prima volta a Roma in occasione di questa mostra.
Le sue azioni possono prendere la forma di performance, fotografie,
disegni e installazioni che utilizzano le leggi della fisica applicate al vento,
alla forza di gravità, al galleggiamento dei corpi e alla pirotecnica. Sono
lavori che delineano una sorta di paradigma filosofico sul funzionamento
delle leggi del mondo e della vita umana. Questo approccio non fa di lui
"un artista degli elementi", espressione che rifiuta, quanto piuttosto un
"fisico emozionale". A partire dalla metà degli anni Settanta, le opere di
Roman Signer mettono in discussione e riattivano alcuni paradossi
mediante un’arte del corpo che può essere facilmente ridotta a un unico
denominatore comune. Ogni azione è caratterizzata da un approccio
personale rispetto ai diversi elementi, che assumono spesso un sapore
autobiografico.
Prendiamo l’esempio dell’aria. Da asmatico, Roman Signer, ha sofferto
per la sua mancanza e per questo l’aria è nei suoi lavori onnipresente, ci
circonda, ovunque ci troviamo. L’aria rimanda all’istitinto di sopravvivenza
ma anche a un eccesso, a un’idea di soffocamento. Nella mostra romana i
due ventilatori si affrontano in una coreografia, molto umana, in cui si
attua di volta in volta un’attrazione o un respingimento. Essi creano così
una poesia del vitale attraverso un vocabolario estetico ridotto al minimo.
Si tratta di un’azione che porta a un destino ineluttabile, quello di un bacio
poetico e impossibile. L’economia dei mezzi permette di dare un
carattere intimo alle opere e rinforza l’aspetto di trasformazione di questo
momento di sospensione.
Signer combina la semplicità dei gesti o degli oggetti del quotidiano alla
complessità di dispositivi tecnici e di fenomeni fisici che mette in atto
senza per questo volerli controllare. L’aspetto metafisico e l’audacia
intellettuale di un tale percorso rivelano l’assenza di criteri di giudizio, il
successo e la sconfitta non hanno in questo luogo alcun valore. Messe in
scena pericolose, in cui situazioni assurde si risolvono con sottigliezza, sul
filo del libero arbitrio e dell’aleatorio. Le opere che Pigna Project Space
presenta a Roma, come Turm – Tisch (1977), Nasse Tücher (1982),
Bügeleisen (1986) e Installation avec 2 ventilateur (2010), riflettono -come
sempre accade nel suo lavoro- una precisa poetica dell’istante. Il dato di
fatto che qualcosa sia in procinto di accadere presume un’esistenza nella
quale il passato e quell’istante stesso potrebbero, in qualsiasi momento,
vacillare, cambiare, facendo presagire una possibilità di futuro.