Romano Martinis – Tadeusz Kantor. Cricot 2
In occasione del Centenario della nascita di Tadeusz Kantor e del 250˚ Anniversario del Teatro Pubblico in Polonia, L’Istituto Polacco di Roma presenta una mostra fotografica di Romano Martinis: Tadeusz Kantor. Cricot 2.
Comunicato stampa
CONVEGNO INTERNAZIONALE
Politica dell'arte, politica della vita:
Tadeusz Kantor fra teatro, arti visive e letteratura
“Sapienza - Università di Roma”
Istituto Polacco di Roma
30 novembre – 2 dicembre 2015
a cura di Luigi Marinelli e Valentina Valentini
in memoria di Jozef Chrobak
ingresso libero
In occasione del centenario della nascita di Tadeusz Kantor, Sapienza – Università di Roma e Istituto Polacco di Roma organizzano un convegno internazionale – dal titolo Politica dell'arte, politica della vita: Tadeusz Kantor fra teatro, arti visive e letteratura - per riflettere sull’attualità del grande artista e uomo di teatro. Il convegno, a cura del prof. Luigi Marinelli e della prof.ssa Valentina Valentini, avrà luogo, il 30 novembre presso la sala Odeion di Sapienza – Università di Roma (P.le Aldo Moro, 5), e l’1 e il 2 dicembre presso l’Istituto Polacco di Roma (via V. Colonna 1) a Roma.
Tadeusz Kantor (Wielopole Skrzyńskie 1915 – Cracovia 1990), artista di fama eccezionale – reso celebre a livello mondiale da indiscussi capolavori teatrali quali La classe morta e Wielopole-Wielopole - trovò accoglienza e attenzione anche in Italia sin dagli anni Sessanta del secolo scorso, con mostre, spettacoli, residenze ed attività di insegnamento.
Un simposio internazionale che vede la significativa partecipazione di alcuni fra i maggiori esperti internazionali e nuovi studiosi dell’opera di Kantor: Paola Bianchi, Andrea Cusumano, Karolina Czerska, Katarzyna Fazan, Helga Finter, Francesco Fiorentino, Tommaso Gennaro, Gianni Giannoli, Cristina Grazioli, Jaromir Jedlinski, Tomasz Kirenczuk, Michal Kobialka, Luigi Marinelli, Laura Quercioli Mincer, Katarzyna Osinska, Zbigniew Osinski, Moni Ovadia, Renato Palazzi, Silvia Parlagreco, Andrea Peghinelli, Didier Plassard, Krzysztof Plesniarowicz, Ludmila Ryba, Lech Stangret, Przemyslaw Strozek, Carla Subrizi, Valentina Valentini, Andrea Vecchia, Maria Pia Verzillo, Witold Zahorski, Natalia Zarzecka.
Non si tratta di uno dei tanti eventi d’occasione in onore del centinaio della nascita dell'artista polacco, bensì di un approfondimento scientifico e storico-critico, secondo una prospettiva intertestuale, interculturale e intermediale.
Con una rara introduzione in video di Achille Perilli e le riflessioni conclusive affidate a Moni Ovadia – i due artisti che accompagnarono l’inizio e la fase finale dell’avventura kantoriana in Italia – il convegno intende attraversare e rischiarare l’opera del Maestro polacco da più versanti, considerandone gli aspetti culturali e letterari (la tradizione polacca ed europea), l’ambito delle arti visive (dalla pittura informale al disegno per la scena, dall’happening all’environment), l’esperienza delle performing arts (i rapporti con il teatro yiddish dell’Ostjudentum, con la tradizione di avanguardia del teatro polacco ed europeo del Novecento, nonché con altri grandi esponenti del teatro contemporaneo).
Proiettando l’approccio intertestuale in un’ottica internazionale, questo convegno romano intende dunque porre a confronto il lavoro di Tadeusz Kantor con le precedenti e coeve tendenze artistiche polacche, europee e statunitensi, in una riscoperta attualità della sua intera produzione. Il tentativo kantoriano appare infatti come uno dei più significativi e felici esperimenti novecenteschi non solo di Gesamtkunstwerk e di “superamento dei confini” fra varie espressioni artistiche, ma anche di “abbattimento di muri” (ideologici, tematici, formali) fra le “due Europe” di allora e il resto del mondo.
Le diverse sessioni del convegno sono quindi pensate per affrontare alcuni snodi fondamentali “dell’opera totale” di Tadeusz Kantor, quali la tradizione teatrale polacca, la letteratura e le arti visive dell’Ottocento e del Novecento presenti nella pratica teatrale (Mickiewicz, Wyspianski, Witkiewicz, Schulz, Gombrowicz…), le interferenze con e fra le arti visive. Un ulteriore e fondamentale ambito d’indagine è poi costituito da uno stimolante confronto con le tendenze euroamericane come happening, performance art, installazioni, pop art, arte povera… Tra gli altri aspetti presi in considerazione trovano trattazione il registro sonoro-vocale e la musica negli spettacoli di Tadeusz Kantor, nonché il rapporto di questi con la cultura, il teatro e il mondo ebraico dell’Ostjudentum.
Il convegno Politica dell'arte, politica della vita: Tadeusz Kantor fra teatro, arti visive e letteratura
(Roma, 30 novembre – 2 dicembre 2015) fa parte delle celebrazioni per il centenario della nascita dell’artista organizzate in Italia (www.tadeuszkantor100.it), in collaborazione con la Cricoteka. Centro di Documentazione sull’Arte di Tadeusz Kantor di Cracovia, ed è organizzato dal Dipartimento di Studi Europei, Americani e Interculturali e il Dipartimento di Storia dell’Arte e Spettacolo, Sapienza - Università di Roma, l’Istituto Polacco di Roma, col sostegno dell’Accademia Polacca delle Scienze di Roma e dell’Istituto “Adam Mickiewicz” nonché col patrocinio della Fondazione Tadeusz Kantor di Varsavia.
Si ringrazia per la collaborazione Andrea Vecchia (dottorato di ricerca in Musica e Spettacolo, Sapienza Università di Roma).
Le relazioni verranno presentate in inglese, italiano e polacco con traduzione simultanea.
Ingresso gratuito. Non è richiesta l’iscrizione.
EVENTI COLLATERALI
• mostra di Romano Martinis TADEUSZ KANTOR - CRICOT 2
inaugurazione: 30 novembre, ore 19.00
Istituto Polacco di Roma, via V. Colonna 1
• spettacolo La casta morta, di Adriano Marenco,
soggetto di Luigi Marinelli e Michele Sganga,
compagnia Walden in collaborazione con Patas Arriba Teatro, regia di Simone Fraschetti
1 dicembre
Teatro Trastevere, via Jacopa dè Settesoli, 3, Roma
• mostra di disegni della collezione di Stefania Piga
novembre/dicembre
Cafè Europe, Via Filippo Civinini, 69, Roma