Rosanna Rossi – Geometrie di confine
La mostra monografica di Rosanna Rossi “Geometrie di confine”, a cura di Efisio Carbone e Roberta Vanali, origina dall’opera acquisita da Ermanno Leinardi per l’istituzione del Museo Civico di Calasetta, ora Fondazione MACC, per il nucleo d’opere di autori sardi da accostare alla collezione astratta e concreta raccolta nel corso di trenta anni da Leinardi – che annovera artisti del calibro di Sonia Delunay, Fontana, Albers, Capogrossi, Dorazio, Veronesi e Munari.
Comunicato stampa
«Libertà vuol dire possibilità di scegliere la propria strada senza soggiacere all’intimidazione dell’essere up to date. Tradotto nei curriculum di una pittrice come Rosanna Rossi vuol dire apertura alle sollecitazioni mediate e immediate le più diverse, senza remore, con un appassionato sperimentalismo. Vuol dire acuta e attenta selezione dei portati più vivi della cultura moderna senza piegarsi ad alcun esclusivismo teorico e ideologico. Vuol dire lotta per capire sé stessa nella pittura, più che per imporsi attraverso di essa».
(Marisa Volpi Orlandini)
La mostra monografica di Rosanna Rossi “Geometrie di confine”, a cura di Efisio Carbone e Roberta Vanali, che inaugura al MACC di Calasetta il prossimo 4 luglio 2015, origina dall’opera acquisita da Ermanno Leinardi per l’istituzione del Museo Civico di Calasetta, ora Fondazione MACC, per il nucleo d’opere di autori sardi da accostare alla collezione astratta e concreta raccolta nel corso di trenta anni da Leinardi - che annovera artisti del calibro di Sonia Delunay, Fontana, Albers, Capogrossi, Dorazio, Veronesi e Munari.
Trentacinque pezzi di grandi e medie dimensioni, di cui venticinque inediti appartenenti alla produzione ultima dell'artista, prenderanno posto nelle sale del Museo fino al 30 settembre, mentre in una sala appositamente attrezzata sarà possibile consultare le varie fasi del percorso artistico della Rossi attraverso video, foto e testi raccolti nel corso degli anni. La colonna sonora sarà il brano composto ed eseguito da Francesca Romana Motzo nel 2012 appositamente per l’artista.
Sarà poi presentato il catalogo con i testi dei curatori Efisio Carbone e Roberta Vanali e una introduzione di Pino Mantovani e Ivana Mulatero, rispettivamente direttore e vicedirettore del MACC.
L’inaugurazione sarà accompagnata dalla degustazione dei vini della Cantina di Calasetta.
IL MACC
Il museo è stato inaugurato nel 2000 dal Comune di Calasetta con le opere della collezione donata da Ermanno Leinardi. Istituito come Museo MACC nel 2011, documenta tutte le tendenze dell’arte astratta, dall’astrazione lirica e informale all’astrazione geometrica. Dai maestri degli anni Trenta (J. Albers, M. Radice, C. Badiali), agli aderenti del Movimento Arte Concreta del decennio Cinquanta (Soldati, Veronesi), dal ventaglio dei gruppi e dei collettivi coinvolti nel campo dell’arte Cine-Visuale degli anni Sessanta e Settanta (B. Munari, G. Capogrossi, L. Fontana, E. Leinardi e molti altri), al drappello degli sperimentatori sardi (A. Atza, G. Campus, R. Rossi, V. Satta, I. Utzeri, G. Brundo, Z. Calzia), particolarmente ricco di personalità da riscoprire. Il Museo presenta a rotazione una selezione di opere riuniete su specifici temi e una serie di mostre tematiche coerenti con la finalità del Museo di valorizzare l’arte astratta.
Il MACC è gestito dalla Fondazione MACC, cui partecipa il Comune di Calasetta, presieduta da Maricarla Armeni, con la direzione artistica di Pino Mantovani e Ivana Mulatero.