Rosaria Isabella Gallotti – Con el corazón al sur
Mostra “Con el corazón al sur” di Rosaria Gallotti, le cui sculture in terracotta e gioielli d’argento illustrano il racconto della sua emigrazione in Argentina e il ritorno in Italia.
Comunicato stampa
La Casa delle culture del mondo della Provincia di Milano propone dal 19 al 22 settembre la mostra “Con el corazón al sur” di Rosaria Gallotti, le cui sculture in terracotta e gioielli d’argento illustrano il racconto della sua emigrazione in Argentina e il ritorno in Italia. Gallotti, traduttrice di spagnolo, ha intrapreso la via dell’arte per esprimere le sue sofferenze di emigrante.
All’inaugurazione e nei giorni successivi è presente l’autrice e viene proiettato un video, realizzato da Lucia Gianoli, della durata di circa 20 minuti.
Nata a Varese nel 1940, Rosaria Gallotti ha vissuto fino al 1958 in Argentina. Tornata in Italia, ha lavorato per quarant’anni come traduttrice, vivendo giorno per giorno a cavallo di due culture.
Ed è proprio l’incontro fra le sue due terre che fa emergere il suo talento creativo. La ricerca e l’elaborazione della propria essenza l’hanno condotta a scoprire orizzonti inaspettati sotto la guida sensibile degli scultori Annibale Lanfranchi, Raphael De Vittori Reizel, Fausta Bonfiglio e Vito Cimarosti. Ha lavorato crete diverse, chiare e scure, fini e grezze, aspre e passionali; ha sperimentato giocando con le alternanze e i contrasti, con il lucido e con l’opaco, con gli accenni e con gli eccessi vedendo con le mani ciò che gli occhi non annusavano abbastanza. La forza degli opposti l’ha accompagnata lungo un percorso fatto di molto grande e di molto piccolo, arrivando a concepire la sintesi dell’immenso: i gioielli.
Nel 2001 ha lasciato Milano per trasferirsi in campagna dove l’aria trasparente e i colori decisi le ricordano i paesaggi del suo passato, regalando generosamente spazio ed energia.
Da qualche anno condivide la gioia dell’espressione artistica con i bambini delle scuole dell’infanzia aderendo al progetto “Arrivano i nonni” di Arciragazzi.